Foto: EPA
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Il Movimento 5 Stelle spinge affinché si trovi un nome alternativo a quello di Mario Draghi come prossimo presidente della Repubblica italiana, in modo che l'attuale premier continui a svolgere questo ruolo.

L'obiettivo dell'incontro tra i tre leader, quello dei 5 Stelle, quello dem e quello di Leu era sempre quello: trovare un nome condiviso, che garantisca continuità al governo, consci che senza Draghi ci sarebbero sicuramente grosse difficoltà a proseguire nella maggioranza di governo.

Conte, Letta e Speranza vogliono continuare a lavorare insieme per dare all'Italia una o un Presidente autorevole, in cui tutti possano riconoscersi. In linea di massima tutti e tre i capi di partito concordano nel voler ascoltare la maggioranza dei loro rispettivi gruppi politici, che sono contrari all'idea di Draghi come presidente della Repubblica.

Fonti vicine ai 5 Stelle parlano dell'idea di non presentarsi in aula alle prime tre votazioni, in attesa delle mosse del centrodestra, per dare un segnale forte nel caso rimanga il nome di Berlusconi sul tavolo. Dal vertice trapela inoltre che non si sono fatti nomi proprio per lasciare aperte tutte le opzioni, parlarne anche con il centrodestra ed anche che è fondamentale restare compatti visto che nessuno ha la maggioranza.

I tre leader hanno successivamente condiviso lo stesso tweet in cui spiegavano sia stato un ottimo incontro e che lavoreranno insieme, con l'apertura al confronto ed inoltre che nessuno può vantare un diritto di prelazione.

Nel centrodestra sembra essersi un po' raffreddata l'ipotesi Berlusconi, anche se nelle ultime ore Tajani e La Russa hanno ribadito che il fondatore di Forza Italia è ancora in campo.

Fratelli d'Italia ha rivendicato il diritto del centrodestra di proporre personalità anche non necessariamente provenienti dal mondo della politica, capaci di ricoprire ruoli istituzionali, almeno quanto il centrosinistra.

Giorgia Meloni ha inoltre ricordato che il suo partito ha già ribadito la disponibilità a sostenere la candidatura di Silvio Berlusconi ma nel caso questa possibilità decadesse sarà pronto a formulare altre proposte per costruire una convergenza ampia.

Davide Fifaco