Foto: Radio Capodistria/Reuters
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Dopo una mattinata fitta di incontri tra i leader politici della maggioranza è stata raggiunta un'intesa sul bis per Sergio Mattarella. Si è quindi deciso per una riunione dei capigruppo dei partiti di maggioranza con lo stesso presidente uscente per chiedergli di continuare per altri sette anni.

Anche la settima votazione si è conclusa con una fumata nera, ma Mattarella ha ricevuto 387 voti, servirà quindi l'ottava votazione, che inizierà alle 16.30 e dalla quale, con ogni probabilità, uscirà nuovamente il nome di Sergio Mattarella come Capo dello Stato.

Sull'ipotesi di riconferma si è espresso anche il premier Mario Draghi, che ha dichiarato: "È opportuno che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella resti al Quirinale per il bene e la stabilità del Paese". Oggi Draghi ha avuto un colloquio di circa mezz'ora con il presidente Mattarella, a margine del giuramento di Filippo Patroni Griffi a giudice della Corte Costituzionale. Si è avuta notizia anche di una telefonata fra Salvini e Draghi.

Il senatore del Partito democratico, Andrea Marcucci, sui suoi canali social ha scritto: "Oggi pomeriggio rieleggeremo un grande presidente", mentre da alcune fonti arriva l'informazione di una lunga e affettuosa telefonata tra Silvio Berlusconi e Mattarella. Il fondatore di Forza Italia ha assicurato al presidente Mattarella il sostegno del suo partito per la sua rielezione.

Matteo Salvini ha invece spiegato: "Consideriamo che non sia più serio continuare con i no e i veti incrociati e dire al presidente di ripensarci. Una parte del Parlamento non vuole trovare un accordo, allora chiediamo a Mattarella di restare, e così la squadra resta così, Draghi resta a Palazzo Chigi".

Questa scelta porta però alla spaccatura del centrodestra, con Giorgia Meloni che su twitter scrive: "Salvini propone di andare tutti a pregare Mattarella di fare un altro mandato da Presidente della Repubblica. Non voglio crederci".

Dopo la "fuga" di ieri di Forza Italia, che dopo la bocciatura della Casellati aveva deciso di prendere accordi in autonomia, oggi di fatto Fratelli d'Italia si smarca dalla coalizione portando quindi alla necessità di ridisegnare il centrodestra.

Davide Fifaco