Foto: Reuters
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Appello destinato a cadere nel vuoto, quello del ministro Urso, a non chiudere le pompe di benzina. Le principali associazioni di categoria, salvo clamorosi sviluppi nelle prossime ore, rispondono che lo stop era e rimane confermato e che le dichiarazioni del rappresentante del Governo sono l'ennesima dimostrazione della confusione con cui si muove l'esecutivo nella vicenda. Un dialogo che appare ormai chiuso e senza possibilità che la vertenza in atto si concluda positivamente.

Ma i consumatori si schierano dalla parte del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, minacciando una contro-manifestazione degli automobilisti su tutto il territorio nazionale nel caso la serrata non venisse revocata. Assoutenti spiega che sta lavorando ad una serie di iniziative per coinvolgere tutte le associazioni per convincere quante più persone possibili a non fare benzina per due-tre giorni oppure a rifornirsi solo ai più convenienti distributori self-service od ancora a pagare i benzinai col pos e non in contanti.

"C'è un tavolo di confronto che terremo aperto in maniera continuativa finche' non ci sarà un riordino del settore", ha assicurato Urso, ribadendo come non vi sia alcuna intenzione da parte dell'esecutivo di penalizzare o colpevolizzare la categoria dei benzinai.

Il ministro, sulla questione della riduzione delle accise, ha spiegato: "È stata una scelta ben precisa del governo. È stata fatta in un momento straordinario e a tempo, ma ha portato beneficio soprattutto ai più abbienti. Noi abbiamo invece deciso di destinare le risorse a disposizione per i meno abbienti, alle imprese e alle famiglie, soprattutto quelle più numerose. Nei momenti di crisi si aiutano i più deboli".

Le associazioni di categoria ribattono che il governo continua a chiedere trasparenza ma non può autorizzare nuovi adempimenti e nuove sanzioni a carico dei gestori. I rappresentanti dei lavoratori delle stazioni di servizio sottolineano: "Al ministro abbiamo avanzato proposte concrete, le valorizzi senza scaricare la responsabilità delle sue esclusive scelte sulla pelle dei benzinai".

Davide Fifaco