Foto: EPA
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È stata la vicecapogruppo del Movimento 5 Stelle Alessandra Maiorino a illustrare la mozione di sfiducia nei confronti della ministra del Turismo Daniela Santanchè, al centro delle polemiche dopo l'inchiesta della trasmissione televisiva Report del 5 luglio, dalla quale era emerso che era in corso un’indagine per bancarotta e falso in bilancio su "Visibilia", società da lei fondata e delle quale era rimasta socia di maggioranza ed amministratrice sino al 2022.

In queste ore è stato anche reso noto che la Santanchè potrebbe essere a breve iscritta anche per un'altra ipotesi di reato: quella di truffa aggravata ai danni dello Stato. Una ex dirigente dell'azienda ha rivelato, infatti, di aver continuato a lavorare da marzo 2020 a novembre 2021 nonostante risultasse in cassa integrazione a zero ore.

Inoltre, quando era arrivata la notizia, la ministra aveva negato di essere indagata per poi ammettere in un secondo tempo; e giustificarsi, anche oggi, dicendo che si tratta di fatti avvenuti prima della sua nomina alla guida del ministero del Turismo e di aver ricevuto l’avviso di garanzia successivamente alla diffusione della notizia e quindi di non aver mentito.

Dopo un dibattito dai toni accesi, oggi in Senato si è infine votato. La maggioranza ha confermato la linea garantista esprimendosi compattamente contro l'iniziativa pentastellata, che invece è stata sostenuta dal Partito Democratico e dall'Alleanza Verdi e Sinistra. Azione e Italia viva, come annunciato, si sono invece astenuti dal voto.

Barbara Costamagna