Da domani al 15 giugno scadono pressocché tutte le ultime restrizioni anti-pandemia in Italia. La novità più importante riguarda i viaggi, perché da domani, mercoledì primo giugno, non sarà più necessario presentare il green pass per entrare nel paese.
Il provvedimento, in vigore da quando era nato il certificato verde, era stato prorogato lo scorso 28 aprile, sia per i turisti sia per gli italiani che rientravano sulla penisola, ma il governo ha fatto sapere che non sarà ulteriormente rinnovato. Da aprile non era nemmeno più necessario compilare il Passenger locator form, il modulo che indicava tempo e luogo di permanenza in Italia.
Da domani quindi anche l’Italia si allinea a molti paesi europei, dove il green pass per entrare nel paese non veniva più chiesto dallo scorso primo maggio. Il certificato covid digitale viene ancora richiesto invece per entrare in Germania, Francia, Spagna e Portogallo.
L’altra tappa di cambiamento arriverà poi fra due settimane, il 15 giugno, quando dovrebbe cadere anche l'obbligo di mascherina nei luoghi al chiuso come teatri e cinema, mentre il governo sembra intenzionato a mantenere l’obbligo di mascherina sui trasporti, almeno per quelli a lunga percorrenza. Già da metà maggio l’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea aveva deciso di revocare l’obbligo di mascherina sugli aerei che volano all’interno dell’Unione europea, ma l’Italia aveva mantenuto l’obbligo in aeroporti e voli almeno fino al 15 giugno, e bisognerà vedere se ci sarà una proroga o meno.
Il 15 giugno viene meno anche l'obbligo vaccinale per gli over 50, così come per le forze dell'ordine e i lavoratori delle scuole.
Il green pass non scompare però del tutto: la certificazione verde rafforzata resta obbligatoria per il personale medico e del comparto sanità fino a fine anno e le mascherine continueranno ad essere obbligatorie a scuola anche dopo il 15 giugno e fino alla fine dell'anno scolastico, compresi gli esami di terza media e maturità.

Alessandro Martegani