Degli episodi, ma direttamente legati al risultato delle recenti elezioni in Italia e che testimoniano una tensione latente nel paese.
Accanto ai commenti politici e ai confronti interno ai partiti, c’è stata infatti anche la reazione della strada, che da una parte richiama l’attenzione sui rischi di una deriva autoritaria nel paese, dall’altra inneggia al fascismo, seguendo la malintesa teoria secondo cui con la vittoria del centro destra ci sarà più spazio per i nostalgici del ventennio.

Volantini a sfondo razzista e xenofobi sono stati ad esempio ritrovati nei giorni scorsi in un parcheggio vicino al cinema di Pradamano: l’ignoto autore prendeva come esempio negativo, a suo dire, la città di Padova, inveendo contro gli immigrati, mentre svastiche sono apparse sui muri della chiesa ortodossa a Udine.

Anche nel resto del paese non mancano gli episodi: al liceo scientifico Volta e al liceo classico Parini di Milano sono apparsi decine di volantini con chiari riferimenti neofascisti. Un tifoso non potrà più entrare in uno stadio per cinque anni dopo aver fatto il saluto romano durante l’inno nazionale e aver insultato un giornalista al termine della partita Milan-Napoli,e non si tratta però di una tendenza legata solo al risultato delle elezioni: già nel corso della campagna elettorale l’Associazione nazionale partigiani aveva denunciato un eccesso di simboli fascisti esposti in Veneto e nel resto del paese, anche su prodotti di consumo.

Si pensa anche a cosa potrebbe succedere il prossimo 28 ottobre, centenario della marcia su Roma, data che fra l’altro, per un’ironia del destino, potrebbe anche coincidere con la formazione nel nuovo governo guidato da Giorgia Meloni, scatenando una nuova ondata di entusiasmo da parte dei nostalgici del paese.

Non ci sono però solo reazioni a destra, ma anche azioni, altrettanto vandaliche, contro il rischio di una deriva fascista: proprio a Trieste martedì sono state trovate scritte sulla sede di Fratelli d’Italia. “Ora e sempre fasci appesi” ha scritto una mano ignota con lo spray nero, e anche a Palermo, sulla vetrata dell'ex segreteria politica di Fratelli d'Italia, sono apparse scritte contro il fascismo vergate con la vernice rossa.
Non mancano le iniziative artistiche, come il murales che rappresenta Giorgia Meloni in tenuta da boxe che prende a pugni l'Italia dei diritti, apparsa a Milano nella zona dei Navigli nel giorno della vittoria elettorale di Fratelli d'Italia.

Alessandro Martegani