Foto: MMC RTV SLO/Blaž Plut
Foto: MMC RTV SLO/Blaž Plut

Sono circa duemila gli alunni delle scuole superiori che sono stati coinvolti nella ricerca, la maggior parte dei quali crede che delle norme scolastiche più severe potrebbero aiutare ad arginare la violenza in classe. Quindi i giovani temono il provvedimento? Pare di no, anzi 7 su 10 affermano che tale riforma forse riuscirebbe a riportare più ordine nelle scuole. Oltre la metà di loro, comunque, ritiene che "l'aumento dell'aggressività a cui stiamo assistendo da un paio d'anni non sia da ricercarsi solo nella scuola, quanto in un trend generale della società". Di fatto cosa cambierà con la stretta voluta da Valditara che al momento è in attesa del passaggio alla Camera? Gli insegnanti, probabilmente dal prossimo anno scolastico, avranno il voto di condotta come alleato. Questo avrà un peso a partire dalle scuole medie, mentre alle superiori sarà più facile bocciare gli studenti con il 5 in "comportamento", con il 6 si andrà incontro al debito formativo, e per chi non supererà l'8 ci saranno delle penalizzazioni in vista del voto di Maturità. Prendendo in considerazione i dati ministeriali a disposizione, gli ultimi sono dell'anno scolastico 2021/22, lo 0,1% degli alunni delle scuole superiori ha ricevuto un'insufficienza in condotta, mentre per quanto riguarda la sufficienza, quindi rischio debito, in media lo hanno avuto il 2,4% degli studenti. Per la maggior parte di loro non dovrebbero esserci brutte sorprese, soprattutto vista la media del 59,2% di alunni delle superiori che è riuscito a superare l'8 in condotta.

B.Ž.