Si allarga di giorno in giorno la protesta degli studenti italiani contro il caro affitti. Da giorni gli studenti dell’università di Milano hanno piantato le tende di fronte alle sedi dell’ateneo del capoluogo Lombardo per richiamare l’attenzione sul problema degli affitti, che rende di fatto impossibile per molte famiglie sostenere le spese per far studiare i propri figli nelle grandi città come Milano, Roma o Bologna. A Milano, ad esempio, gli affitti per una sola stanza possono arrivare a 800 euro al mese.
Aveva iniziato una studentessa del politecnico di Milano, Ilaria Lamera, a piantare la prima tenda, ma la protesta si è rapidamente allargata, per denunciare quella che i partecipanti alla protesta definiscono una vera e propria emergenza abitativa, che non riguarda solo gli studenti però.
Sotto accusa sono finiti gli affitti brevi, le cosiddette “case vacanza”, più remunerativi e flessibili per i proprietari, ma che hanno sottratto spazi al mercato degli affitti lunghi schizzati alle stelle negli ultimi anni, ma in realtà il problema degli alloggi per studenti in Italia è molto più antico, e cronico orami da decenni.

Il sindacato studentesco Unione degli Universitari ha lanciato una mobilitazione nazionale e chiesto un incontro alla ministra dell’università Annamaria Bernini, che intanto ha già varato una task force per occuparsi del caro affitti, ma ha anche già detto che non ci sono le risorse, anche se il Pnrr prevede di realizzare 60 mila posti aggiuntivi. Per le strutture si pensa ad esempio alla riconversione delle caserme per creare dei campus, ma si tratta di tempi lunghi, e l’emergenza è adesso.
Non manca chi chiede l’intervento del governo per fissare un tetto agli affitti, o addirittura semplicemente invita chi non trova una casa nei pressi della sua università, ad andare a studiare in aree meno costose o a fare il pendolare.
La questione è stata naturalmente terreno di scontro politico: Giuseppe Conte ed Elly Schlein, leader di 5 Stelle e Pd, hanno manifestato solidarietà agli studenti, mentre il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha accusato le giunte di centro sinistra che governano le grandi città, di non aver attuato politiche a favore dei giovani e degli studenti”. Parole che avrebbero provocato l’irritazione della stessa ministra Bernini, che ha invitato a “non alimentare inutili polemiche”.

Alessandro Martegani