Si attendono nuove decisioni sulle zone rosse ed arancioni

Gli scienziati non escludono la possibilità di un lockdown generale

In Italia si elaborano i dati riguardanti il Covid-19 arrivati dalle regioni, che verranno successivamente valutati dal Governo per prendere le decisioni riguardo eventuali zone rosse o arancioni.

Ad undici mesi dall'inizio della pandemia, l'Italia ha superato il milione di contagi ma il rapporto positivi-tamponi è calato. In queste ore verranno elaborati i dati inviati dalle Regioni per decidere altre possibili zone arancioni e rosse. Intanto è stato deciso un rafforzamento della presenza dell'Esercito e della Protezione civile a Napoli, dove nello scorso fine settimana ci sono stati vari assembramenti, mentre Friuli-Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna stanno presentare nuove ordinanze anti-assembramento.
Intanto i virologi ed esperti non escludono ancora del tutto la possibilità di un lockdown generale. Andrea Crisanti, microbiologo dell'Università di Padova, sulla possibilità di evitare la chiusura totale ha dichiarato "non ci scommetterei una lira" ed ha aggiunto: "Con 30/35mila casi al giorno, i morti che sicuramente aumenteranno, vicini a quelli che vedevamo a febbraio-marzo a un certo punto bisognerà fare il reset, anche se c'è il vaccino. Bisognerà abbassare i casi".
Sulla stessa linea anche Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, che sostiene che il lockdown "non è scongiurato perché dobbiamo valutare gli effetti" delle misure adottate contro la corsa di Covid-19. "Quello che sta succedendo - aggiunge Ricciardi - è che in molte regioni la situazione sta peggiorando, in altre è stabile. E noi dobbiamo, nelle regioni che stanno peggiorando, arrestare questo peggioramento e nelle regioni che sono stabili invertire la curva e farla diminuire. Soltanto quando saremo certi che questo avviene allora potremo trarre delle conclusioni. Però tutti quanti stiamo cercando di evitare il lockdown nazionale, di elaborare delle misure proporzionate alla circolazione del virus". Ricciardi aveva inoltre parlato di "ritardi" della Lombardia nell'acquisto di vaccini, a cui il governatore della Regione, Attilio Fontana ha risposto che si tratta di una polemica fuori luogo ed ha precisato che è stato acquistato l'80% in più di vaccini rispetto lo scorso anno e che 800mila dosi sono già state distribuite.

Davide Fifaco