In 17 Regioni italiane su 21 le terapie intensive sono oltre soglia. Il 42% dei posti è occupato da pazienti Covid. La scorsa settimana erano 10 le Regioni con criticità. La soglia del 30%, individuata dal decreto del Ministro della Salute del 30 aprile 2020, risulta superata quindi sulla maggior parte del territorio nazionale. Particolarmente elevata la percentuale in Lombardia, 64% ed in Piemonte con il 61%.

Le difficoltà del sistema sanitario sono testimoniate anche dai medici di base che hanno dichiarato lo stato di agitazione. Angelo Testa, presidente nazionale del sindacato dei medici Snami ha dichiarato che passata questa tempesta bisognerà in un certo senso azzerare la situazione perché andare avanti così non è più possibile. I medici hanno proclamato lo stato di agitazione, spiegano, perché la politica non deve scaricare su di loro responsabilità che non hanno.

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha spiegato che più rapidamente si conterrà il contagio, tanto più rapidamente si potrà ridare la fiducia necessaria a ripartire. Sul sistema a parametri il premier ha precisato che consente interventi mirati e di introdurre misure restrittive limitate nel tempo e dosate sull'effettivo livello di rischio dei territori.
Inoltre, Conte ha aggiunto che l'impatto della pandemia richiede un impegno finanziario prolungato nel tempo e più corposo di quanto finora fatto, per cui il governo è già al lavoro per ulteriori provvedimenti di sostegno ed altre risorse economiche. L'idea è quella di incentivi fiscali che non vadano però a penalizzare i proprietari di immobili.

Davide Fifaco

Foto: EPA
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