Foto: Reuters
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Si fa di ora in ora più duro il braccio di ferro sul DDL Zan. Dopo giorni di tensione all’interno della maggioranza, con Lega, Forza Italia e Italia Viva che chiedono delle modifiche per votare il testo, e PD, 5 Stelle e Liberi e Uguali che invece puntavano ad andare in aula con il testo approvato alla Camera, è giunto il tentativo di mediazione del senatore della Lega e relatore della legge Andrea Ostellari. La proposta modifica gli articoli al centro delle critiche, levando in particolare ogni riferimento all’identità di genere, e limitando l’istituzione della giornata contro l’omotransfobia nelle scuole.
Si tratta di un compromesso accettabile per le forze di maggioranza critiche verso la legge, ma su cui PD, LeU e 5 Stelle non sono disposti a trattare.
Gli emendamenti, anche a fronte dell’impegno di blindare il testo nel nuovo passaggio alla Camera, che si renderebbe necessario in caso di modifica, sono stati giudicati irricevibili dalle forze di centro sinistra e in particolare da Alessandro Zan, primo firmatario della legge.
Lo stesso Matteo Renzi aveva ribadito la necessità di un compromesso, per non rischiare la bocciatura al Senato dove molto probabilmente si utilizzerà il voto segreto, ma proprio sul leader di Italia Viva sono piovute accuse di trasformismo, per aver appoggiato le richieste di modifica su un testo già votato alla Camera.
Gli spazi di trattativa sembrano essere molto ridotti, nonostante la richiesta di Italia Viva mediare, e il centro sinistra ha deciso di votare comunque la calendarizzazione la prossima settimana, il 13 luglio.
Una situazione convulsa, con accuse reciproche di voler trasformare un provvedimento sui diritti civili in una battaglia per acquisire consensi.
Lo scontro ha naturalmente avuto eco sui social, coinvolgendo anche due dei personaggi più noti e attenti alla tutela dei diritti Lgbt, Fedez e Chiara Ferragni. L’influencer aveva lanciato dure accuse ai politici: “Che schifo che fate" aveva scritto postando una foto del leader di Italia Viva e innescando la replica di Matteo Renzi. "Fa bene Chiara Ferragni a dire quello che pensa – ha scritto il senatore su Twitter - solo che da lei mi aspettavo qualcosa in più di una frasina banale e qualunquista”. “La politica – ha aggiunto - si misura sulla capacità di cambiare le cose, non di prendere i like".
Immediata la contro replica di Fedez che ha parafrasato uno degli hashtag pià famosi di Matteo Renzi: “Stai sereno Matteo”.

Alessandro Martegani