Il governo italiano ha mobilitato finanziamenti per 350 miliardi; le scadenze fiscali sono tutte rinviate ma chi ha la possibilità è invitato a pagare, per destinare risorse al sistema sanitario. Le misure per la sanità sono in cima al decreto. Arrivano 1,15 miliardi per questo comparto, 1,5 miliardi per la Protezione civile. Ci sono fondi per gli straordinari di medici e infermieri, la possibilità per i prefetti di requisire ospedali e altre strutture per le persone in quarantena, il potere per la Protezione civile e per il nuovo commissario straordinario per l'emergenza sanitaria di requisire strutture e mezzi per potenziare i reparti degli ospedali. Per gli autonomi, inclusi i lavoratori di turismo e spettacolo, arriva una una tantum da 500 euro. Tutte le aziende potranno usufruire di nove settimane di cassa integrazione in deroga. Come annunciato, vengono sospesi i mutui, fino a 18 mesi, per tutti coloro che siano in difficoltà economica, inclusi gli autonomi. Nasce un fondo "di ultima istanza" da 200 milioni per aiutare chi nel 2019 aveva guadagnato meno di 10mila euro e ora a causa del virus si è dovuto fermare. Chi ha continuato ad andare al lavoro a marzo avrà un bonus di 100 euro. Per le famiglie con i figli a casa arrivano congedi speciali retribuiti al 50% fino a 15 giorni o in alternativa un bonus baby sitter da 600 euro che salgono a 1000 euro per medici e tecnici sanitari.
Intanto il trend di contagi risulta stabile, ma finora sono oltre duemilacento le vittime. La curva dei nuovi infetti non cresce più al ritmo che si temeva. Sono oltre 23.000 le persone positive al Covid-19, un incremento di circa 2.500 persone rispetto al precedente rilevamento.
Sono invece salite a 386 le persone positive in Friuli-Venezia Giulia ma purtroppo, sono stati registrati 2 ulteriori decessi, per un ammontare complessivo di 22, mentre i pazienti in ospedale sono 96, dei quali 19 in terapia intensiva.

Davide Fifaco

Foto: MMC RTV SLO
Foto: MMC RTV SLO