Il ministro Tria, parlando alla Business School della Luiss, ha spiegato che nella trasformazione digitale o si è protagonisti o la si subisce. Ha poi aggiunto che ogni rivoluzione economica ha avuto la propria "materia prima", oggi l'oro, il carbone, il petrolio sono stati sostituiti dai dati. Dalla massa di informazione creata dipende la capacità di generare innovazione, nuovi servizi e nuove tecnologie. Il ministro ha poi affermato che in Europa si sta accumulando un ritardo rispetto ad altri player globali, sia per carenza di infrastrutture digitali sia per la difficoltà d'innovazione delle imprese e delle start up italiane di trovare un contesto favorevole a crescere.
Secondo Tria le previsioni di crescita del governo rimangono valide, nonostante permangano rischi al ribasso anche a causa di una "modesta crescita dell'export e debolezza della domanda interna".
La manovra sarà quindi finanziata attraverso "una riduzione della spesa corrente, non ci saranno tagli alla spesa nella sanità e nell'istruzione, dove si costruisce capitale umano, o alle spese sociali, che dovranno essere razionalizzate ma dato l'impegno del governo su questo piano non credo ci siano dubbi", ha affermato Tria in audizione alla Commissione bilancio del Senato sul decreto salva-conti.
Sono state intavolate, inoltre, le prime discussioni sulla prossima legge di Bilancio, perlomeno a livello tecnico, che comporterà una seria riflessione sul modo di affrontare, anche strategicamente, la sfida della trasformazione digitale.

Davide Fifaco

Foto: Reuters
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