Il 25 marzo del 421 è comunemente riconosciuto come il giorno di fondazione della città lagunare, come testimonia la fonte manoscritta del Chronicon Altinate, una raccolta di documenti e leggende sull'emergere della città storica e sull'origine dei veneziani, dell' XI secolo. Per celebrare l'importante anniversario il comune di Venezia ha predisposto un programma di eventi e manifestazioni, purtroppo condizionati dal covid, che partendo da oggi si protraranno fino all'anno prossimo. Il sindaco Luigi Brugnaro su Twitter ha augurato buon compleanno a Venezia. 1600 anni, ha scritto, di storie, innovazione, integrazione e bellezza che tutto il mondo ci invidia. Per il presidente della Regione Veneto Luca Zaia non sono molte le comunità umane, prima ancora che territoriali, che affondano le radici in una storia ed in una tradizione così lunga e significativa, plasmata storicamente dalla Repubblica Veneta. Lo furono per diversi secoli anche i territori istriani e dalmati, che ancora oggi ne conservano l'identità e la ricchezza architettonica.

Lo storico piranese Kristjan Knez afferma che "sicuramente è un'esperienza straordinaria se pensiamo a una città che è sorta naturalmente in un periodo di lunghissima durata dal nulla, nelle acque basse e nelle barene della laguna e poi secolo dopo secolo si è trasformata nella Regina dei mari, staccandosi prima da Costantinopoli e poi diventando effettivamente una delle grandi metropoli europee del tempo. Se invece guardiamo a Venezia dalla sponda opposta dell'Adriatico, beh è una storia importante che non si può dimenticare. Venezia effettivamente ha forgiato, ha plasmato, non è arrivata in un territorio deserto in cui non ha trovato nulla, anzi però ha dato effettivamente il suo timbro. E' sufficiente passeggiare nei centri storici dei borghi e delle città proprio per cogliere il riflesso della Serenissima. Idealmente noi possiamo viaggiare dalla Laguna e arrivare fino alle Bocche di Cattaro, ma si potrebbe andare anche più oltre proprio per cogliere questo filo rosso, per captare ciò che la Repubblica lasciato in eredità, quindi le tracce della sua civiltà. Sono rapporti quelli con la sponda dirimpettaia di lunghissima durata, sono antecedenti all'anno 1000 e praticamente rientrano in quel momento che potremmo definirlo di prova di espansione Adriatica di questa nascente potenza marinara. E poi più avanti, ormai siamo dopo il 1000, siamo più o meno nel XII secolo si passa a quelli che sono conosciuti come i patti di fidelitas e poi ancora nel XIII secolo alle dedizioni vere e proprie. Si inizia con Parenzo nel 1267 e si termina con Pirano e Rovigno nel 1283, in questa prima fase. E poi voglio ancora ricordarlo, perché è un altro anniversario, c'è la seconda grande espansione 1420- 21 concomitante con la fine del potere temporale del patriarcato di Aquileia e quindi con questa sconfitta militare la Repubblica si espande dal mare praticamente alle Alpi, al Friuli, ma anche in quelle porzioni, quelle zone dell'Istria che erano ancora sotto la giurisdizione dei patriarchi. E' una giurisdizione così ormai formale, in realtà avevano perso oramai il controllo, però dopo queste vittorie militari Venezia si installa stabilmente ad esempio a Muggia, Fianona, Albona e in alcune zone anche del buiese."

Foto: EPA
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