Il centro destra dilaga in Veneto con Luca Zaia, vince con ampio margine in Liguria, e nelle Marche. Il centro sinistra vince in Campania, è in vantaggio in Toscana. Testa a testa in Puglia.
È la situazione uscita dalle prime valutazioni e proiezioni delle elezioni regionali in Italia.
Al voto fra ieri e oggi era chiamati poco meno di 46 milioni e mezzo di elettori per il referendum Costituzionale sul taglio dei parlamentari, ma 18 milioni votavano anche per le elezioni regionali in Valle d'Aosta, Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia, e per il rinnovo di quasi mille comuni.
Era un test atteso, in regioni importanti per gli equilibri politici nazionali. La sfida più seguita, che vede attualmente in testa di quattro punto il centro sinistra, è quella della Toscana, dove la Lega e il centro destra puntavano a espugnare una roccaforte storica della sinistra, accanto a quella della Puglia, dove il Governatore Michele Emiliano sostenuto dal Centro sinistra è testa a testa con Raffaele Fitto del cento destra.
Possibili contraccolpi potrebbero venire anche dalla Liguria, l’unica regione dove Pd e 5 Stelle hanno trovato l’accordo su un candidato comune, che però è nettamente indietro rispetto al governatore di centro destra Giovanni Toti.
Come previsto il centro destra ha dilagato in Veneto, con un plebiscito a favore di del governatore leghista Luca Zaia, ed è avanti anche nelle Marche, roccaforte storica della sinistra. In testa con ampio margine il governatore di centro sinistra Vincenzo de Luca in Campania.
Le prime stime dopo la chiusura dei seggi danno inoltre un’ampia maggioranza il Sì per il referendum costituzionale in vantaggio sul No, un dato previsto, ma che rappresenta un successo per il Movimento 5 Stelle, che ha voluto con forza il provvedimento e che sottolinea anche l’affluenza superiore alle attese, pari al 52 per cento.


Alessandro Martegani

Foto: MMC RTV SLO
Foto: MMC RTV SLO