Foto: EPA
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Per una ventina di giorni la maggior parte dell'Italia rimarrà “bloccata”, con mezzo Paese in zona rossa e l'altra metà in zona arancione. Nuove regole e divieti, quindi, per arginare la diffusione del coronavirus fino a Pasqua, quando dal 3 al 5 aprile tutta Italia sarà in area rossa.

Tra le nuove regole quella che in zona rossa non si possono fare visite ad amici e parenti, salvo per questioni sanitarie o di necessità. Sarà nuovamente possibile recarsi una volta al giorno in un'altra abitazione privata nella stessa regione i giorni 3, 4 e 5 aprile.

Consentiti quindi gli spostamenti solo per "comprovati motivi di lavoro, salute o necessità", nonché il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Diverse ovviamente le regole in zona arancione dove si potrà ancora visitare quotidianamente parenti ed amici.

Possibile spostarsi nelle seconde case, anche in altra regione ed anche in zona rossa, a patto che si possa dimostrare di avere effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile prima del 14 gennaio 2021. Sono esclusi tutti i titoli di godimento successivi. La casa di destinazione non deve essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare convivente.

Sempre per quel che riguarda la zona rossa è possibile raggiungere i luoghi di culto più vicini al proprio domicilio, così come è possibile fare attività fisica in forma individuale nei pressi della propria abitazione.

Vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione e nelle loro adiacenze. Restano aperte le attività commerciali di generi alimentari e beni di prima necessità.

Torna di nuovo l'autodichiarazione: bisogna sempre essere in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti.

Tranne poche eccezioni la scuola torna alla didattica a distanza. Quasi sette milioni gli studenti davanti agli schermi, otto su dieci di quelli iscritti nelle scuole statali e paritarie.

Intanto il generale Francesco Paolo Figliulo, commissario straordinario all'emergenza Covid, sul piano di vaccinazione ha spiegato: “Da marzo faremo riscaldamento poi dalla seconda decade di aprile ci saranno gradualmente 500 mila vaccinazioni. Alcune regioni ora arrivano a 100-150 mila, altre no: il mio compito sarà quello di portare bilanciamento anche su altre regioni e andrà di persona a vedere". Ha poi proseguito: "A fine mese arriveremo a 15 milioni di dosi di vaccini, nel prossimo trimestre ne avremo 52 milioni, nel terzo 84 milioni di dosi. C'è stata una forte azione del presidente Draghi sui vertici delle case farmaceutiche, al mio livello ho sentito quasi tutti gli amministratori delegati. Ad aprile inizierà ad arrivare Johnson e Johnson, un vaccino monodose, con circa 25 milioni di dosi nel secondo trimestre, che è come averne 50 milioni". Poi Figliuolo ha voluto precisare che vuole approfondire la questione delle dosi buttate ed ha dichiarato: “Bisogna utilizzare il buonsenso; se ci sono le classi prioritarie che possono utilizzarlo bene, altrimenti si va su classi vicine o sennò su chiunque passa va vaccinato, questo bisogna fare". Infine, il commissario ha annunciato che prevede che entro fine settembre almeno l'80% degli italiani sarà vaccinato.

Davide Fifaco