Nonostante le diversità di vedute su alcuno dei temi più caldi in materia di sicurezza, alla fine Roma e Parigi hanno trovato un'intesa sui dossier principali in discussione, come il contrasto al traffico di esseri umani, le misure contro la diffusione in rete dei messaggi di propaganda del terrorismo, la gestione comune del fenomeno del ritorno dei 'foreign fighters' e la lotta alle ecomafie che si arricchiscono con la criminalità ambientale. Nello specifico, la lotta al traffico degli esseri umani è stato uno dei temi centrali del G7 e alla fine i rappresentanti di Francia, Italia, Germania, Regno Unito, Canada e Stati Uniti hanno approvato un documento inserito negli "Impegni di Parigi" con cui sono definite alcune misure da adottare, in corcondanza con i paesi di provenienza dei migranti, per contrastare il fenomeno. Deciso anche di sostenere il rafforzamento degli strumenti operativi nazionali, attraverso la cooperazione di forze dell'ordine e magistratura nei paesi di origine dei migranti: il G7 intende sostenere la costituzione di team investigativi duraturi e specializzati, dedicati a identificare e perseguire i componenti delle reti di trafficanti. Da Parigi viene inoltre espressa chiaramente la richiesta ai gestori della Rete di impedire la diffusione di contenuti violenti e terroristici ma anche di facilitare l'accesso alle prove digitali. In tema di criminalità ambientale, il G7 dei ministri dell'Interno lancia l'allarme sul fatto che le ecomafie stanno attentando all'equilibrio del pianeta lucrando ogni anno guadagni illeciti enormi.

Maja Novak

Foto: Reuters
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