Aumentano le tensioni tra Turchia e Siria. Dopo il raid aereo che il governo di Ankara ha attribuito all'esercito governativo e che ha provocato la morte di 33 soldati turchi a Idlib, l'ONU ha avvertito che si sta rischiando l'escalation. La Turchia ha risposto lanciando razzi contro i convogli governativi ed ha minacciato di non bloccare piu' i flussi migratori verso l'Europa, facendo cosi' pressione sugli alleati europei. La NATO ha convocato il consiglio Nord Atlantico. Per la Russia Ankara non aveva avvertito di avere soldati nell'area. Il segretario dell'Alleanza Atlantica Stoltenberg ha convocato il Consiglio Nord Atlantico, che si riunira' in seguito alla richiesta avanzata dalla Turchia di avviare consultazioni sulla situazione in Siria. Ogni alleato puo' richiedere consultazioni quando ritenga sussistere una minaccia all'integrita' territoriale, all'indipendenza politica o alla sicurezza. A innescare la tensione e' stato l'attacco avvenuto a Idlib, nel nord ovest della Siria, dove da settimane sono in corso duri scontri tra le forze siriane sostenute dalla Russia e le milizie ribelli sostenute dalla Turchia. Il primo bilancio parla di 33 soldati turchi morti, ma potrebbe rivelarsi molto piu' grave perche' sono numerosi i militari trasferiti d'urgenza negli ospedali turchi oltre confine. In risposta all'attacco le forze turche hanno lanciato numerosi missili terra-terra contro un convoglio militare governativo e contro i miliziani lealisti nel nord ovest del paese. Nel frattempo 2 fregate lanciamissili russe stanno entrando nel Mediterraneo attraverso gli stretti del Bosforo e dei Dardanelli e andranno a unirsi alla task force della marina militare di Mosca permanentemente di stanza nel Mediterraneo. Lo ha reso noto il portavoce della flotta russa sul Mar Nero, a cui appartengono le 2 fregate, che hanno gia' partecipato alle operazioni militari in Siria. Gli Stati Uniti hanno chiesto alla Russia di fermare l'offensiva contro le forze turche, secondo quanto riferito da un portavoce del dipartimento di stato statunitense.

Franco de Stefani

Foto: Reuters
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