La Camera degli Stati Uniti ha approvato il secondo impeachment del presidente Trump, con l'accusa di "istigazione all'insurrezione" per aver incoraggiato i suoi fan ad assaltare il Congresso e impedire la certificazione della vittoria di Biden. Trump diventa così il primo presidente nella storia degli Stati Uniti a essere messo sotto accusa dal Congresso due volte, la prima per l'Ucraina-gate conclusasi con l'assoluzione. Favorevoli all'impeachment 232 deputati - compresi 10 repubblicani - e 197 contrari. A una settimana esatta dalla fine del mandato di Trump alla Casa Bianca la Camera ha approvato in un solo giorno l'impeachment piu' veloce di sempre. Ai 222 democratici si sono uniti dieci repubblicani su 211, la meta' di quelli previsti dalla Casa Bianca, fatto che apre una spaccatura nel partito repubblicano dopo il NO compatto registrato nel precedente impeachment per l'Ucrainagate. La crepa non e' ancora profonda anche se molti repubblicani hanno riconosciuto la responsabilita' del Presidente Trump ma opponendosi ad un'inutile destituzione a fine mandato. La divisione, comunque, segna l'inizio della guerra dentro al Grand Old Party, costretto a scegliere tra Trump e la sua condanna. La chiave di volta potrebbe essere il leader repubblicano al Senato McConnell, che in privato ha dichiarato di vedere di buon occhio l'impeachment, ritenendolo fondato e utile per aiutare il partito a voltare pagina. Se confermasse pubblicamente la sua posizione potrebbe aprire una grande breccia tra i suoi, consentendo forse di arrivare alla maggioranza dei 2 terzi per la condanna, ma per ora ha fatto sapere di non avere ancora deciso come votare e di volere ascoltare argomenti giuridici in Senato, escludendo di convocarlo prima della fine del mandato presidenziale. Intanto l'atmosfera a Washington e' da stato di guerra dopo l'allarme FBI su possibili attacchi armati tra il 16 e il 20 gennaio prossimi in tutti gli Stati Uniti in vista del giuramento del Presidente eletto Biden. Centinaia di riservisti si trovano all'interno di Capitol Hill. La Guardia Nazionale, che il giorno del giuramento schierera' 20 mila uomini, presidia a mano armata tutto il perimetro esterno del Parlamento, difeso come tutti i principali edifici governativi da griglie metalliche.

Franco de Stefani

Foto: Reuters
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