"Se altre capitali hanno cancellato le loro vie Belgrado, non vedo perchè noi dovremmo tenerci vie dedicate a Lubiana, Zagabria o Sarajevo" afferma il vicesindaco della capitale serba Goran Vesić. Ma, a parte le capitali, sono molte le località croate, macedoni, bosniache presenti dai tempi della ex Federativa nello stradario belgradese. E non mancano nemmeno quelle slovene: tra breve dovrebbe venir cambiata via Maribor (città dove per altro una via Belgrado esiste ancora), ai piedi della collina di Avala c'è anche una Koparska ulica (via Capodistria), altre vie sono dedicate a Bled, Celje e via dicendo. I nomi vengono sostituiti ormai da diversi anni, ma soprattutto ultimamente, con quelli di personaggi o località attinenti alla storia del popolo serbo. La Pohorska ulica - dal nome della catena montuosa stiriana - è stata dedicata a Vladimir Zhdanov, generale dell'Armata rossa che partecipò nel 1944 alla liberazione di Belgrado. Qui i residenti hanno protestato coprendo la nuova tabella con un adesivo recante il nome della via al quale si erano abituati. Ed evidentemente anche un po' affezionati. (a.c.)

Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria