Foto: EPA
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Jeff Bezos, l'uomo più ricco al mondo (patrimonio stimato in 180 miliardi di dollari, nonostante il finanziariamente disastroso divorzio dalla moglie dello scorso anno che ha reso la ex moglie una delle donne più ricche d'America) ha vinto la sfida per il turismo spaziale contro Elon Musk, fondatore della Tesla. Il fondatore di Amazon il 20 luglio decollerà verso lo spazio, accompagnato dal fratello Mark e da altri due passeggeri di cui ancora non è stata rivelata l'identità, ma dei quali una cosa è certa: sono sicuramente dei super ricchi visto che uno dei biglietti per il volo è costato 28 milioni di dollari.
Ma essere l'uomo più ricco al mondo non rende sicuramente simpatici, tanto che sul web sono spuntate due petizione ironiche che chiedono di lasciare Bezos nello spazio e che, finora, hanno superato le 100mila firme. La petizione che ha riscosso più successo è intitolata «Non permettete a Jeff Bezos di tornare sulla Terra», lanciata nei giorni immediatamente successivi all'annuncio della spedizione da un utente di nome «Ric G», è ironicamente diretta «al proletariato». La breve motivazione recita «I miliardari non dovrebbero esistere né sulla Terra né nello spazio, ma se decidono di stare nello spazio dovrebbero rimanere lì». Più articolata e se possibile ancora più surreale la seconda petizione che paragona Bezos a Lex Luthor, il malvagio miliardario rivale di Superman (fisicamente molto simile al ceo di Amazon) e spiega ironicamente, con una presa in giro verso i complottisti, che Bezos è un malvagio signore supremo deciso a dominare il mondo, che lavora con i cavalieri templari, i terrapiattisti ed i massoni per conquistare il mondo abilitando i microchip 5G per il controllo di massa.
Di vero c'è che il magnate è poco amato perché spesso al centro di polemiche per il trattamento riservato ai suoi lavoratori, le pochissime tasse pagate tanto in Europa quanto negli Stati Uniti e i danni inferti ai piccoli negozi di tutto il mondo.

Davide Fifaco