Foto: Reuters
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Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si è recato all'ospedale cittadino, ha ispezionato la strada su cui una colonna russa è caduta in un'imboscata e ha parlato con i residenti locali. Mosca - secondo Zelensky - ha commesso crimini di guerra e un genocidio in Ucraina. Il capo dello Stato ha poi definito i militari russi "macellai, assassini, torturatori, stupratori e saccheggiatori".
"Questo è l'Olocausto del nuovo millennio", ha detto invece il capo del parlamento di Kiev.
Zelensky si è comunque impegnato a continuare i colloqui di pace con la Russia: "Come presidente, devo farlo: ogni guerra deve finire".
Un portavoce dell'Ue ha affermato che le aree interessate "sono state sotto l'occupazione" russa, "quindi, naturalmente, non c'è nessun altro che avrebbe potuto commettere queste atrocità. Ovviamente ci deve essere un'indagine", ha sottolineato, già annunciata dalla Corte penale internazionale e l'Ufficio dell'Alto Commissario per i diritti umani.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha riferito che "l'Ue ha istituito assieme all'Ucraina un team investigativo per raccogliere prove su crimini di guerra e crimini contro l'umanità". Roberta Metsola, a capo dell'Europarlamento, ha affermato che "Bruxelles deve adottare una formula di zero dipendenza dalla Russia, anche con l'embargo energetico". Alla plenaria di Strasburgo è stato osservato un minuto di silenzio per le vittime di Bucha.
Gran Bretagna e Stati Uniti hanno intanto chiesto la sospensione della Russia dal Consiglio per i diritti umani dell'Onu.
Il presidente americano, Joe Biden, ha dichiarato che quello che è successo conferma che il capo del Cremlino, Vladimir Putin, "è un criminale di guerra. Dobbiamo raccogliere tutte le informazioni a riguardo" per "avere tutti i dati e andare avanti con un processo per crimini di guerra", ha detto Biden. Washington sta inoltre studiando nuove sanzioni contro la Russia.
Pronta la risposta di Mosca: se gli americani vogliono investigare i crimini di guerra, "che comincino con i bombardamenti sulla Jugoslavia e l'occupazione dell'Iraq". La Russia nega le atrocità commesse a Bucha, affermando che si tratta di una provocazione di Kiev per bloccare le trattative di pace.


E. P.