Foto: Reuters
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“Di fronte a un governo irresponsabile e imprevedibile, le cui azioni si traducono in un deterioramento della coesione sociale che rischia di portare il Paese nel caos, abbiamo deciso di difendere la pace ponendo fine all’attuale regime”. Così uno dei militari ha annunciato il golpe, in rappresentanza del Comitato per la transizione e il ripristino delle istituzioni. Migliaia di persone sono scese nelle strade del Gabon, in particolare nella capitale, per festeggiare il colpo di stato e ringraziare l’esercito. Gli ufficiali hanno considerato le elezioni generali “non credibili”, per questo hanno annullato i risultati, e tutte le istituzioni, governo, Senato, Assemblea nazionale e Corte costituzionale, sono state sciolte. Nel frattempo, il figlio e i consiglieri del presidente deposto, Ali Bongo, sono stati arrestati con l’accusa di alto tradimento delle istituzioni dello stato, appropriazione indebita di fondi pubblici, e tanto altro. “La Cina segue da vicino gli ultimi sviluppi in Gabon, invitiamo tutte le parti ad agire secondo gli interessi fondamentali del Paese e della gente” ha dichiarato il portavoce del ministero degli Affari esteri di Pechino. Anche la Francia è intervenuta, condannando il colpo di stato militare in corso nel Paese centroafricano, e ha raccomandato ai suoi connazionali, che si trovano nelle zone dei disordini, di non uscire di casa.

Foto: Twitter/Ali Bongo dalla sua residenza
Foto: Twitter/Ali Bongo dalla sua residenza

Mentre i gabonesi continuano a festeggiare il golpe per le strade, il presidente Bongo è apparso per la prima volta dopo il golpe, in quanto non si vedeva da sabato scorso, la giornata delle elezioni. In un video-messaggio pubblicato sul social X, ex Twitter, ha dichiarato: “Sono nella mia residenza, non so dove siano mia moglie e mio figlio, io sono qui e non so cosa stia succedendo fuori. Invio questo messaggio a tutti i nostri amici, gli amici del Gabon”. Infine, ha lanciato un appello alla Comunità internazionale, implorandoli di farsi sentire e fare rumore.

B.Ž.