Foto: Reuters
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Nonostante le numerose richieste affinché la conferenza sul clima di quest'anno faccia un passo avanti nel campo dell'uso dei combustibili fossili, dopo la prima settimana di trattative è chiaro che le differenze tra i paesi sono ancora molto grandi. Sulla base dei commenti espressi dai diversi gruppi negoziali, nell'ultima bozza del documento finale sono state concordate diverse versioni degli impegni riguardanti l'utilizzo e l'abbandono dei combustibili fossili. La versione più ambiziosa chiede ai paesi partecipanti di impegnarsi per una rapida eliminazione dei combustibili fossili senza cattura e stoccaggio del carbonio e la fine immediata della concessione di licenze per nuove centrali termoelettriche che non utilizzano questa particolare tecnologia.
In rappresentanza della Slovenia a Dubai il ministro per l'Ambiente, il clima e l'energia, Bojan Kumer, che domani terrà un discorso alla sessione plenaria a livello ministeriale. La negoziatrice capo slovena, Tina Kobilšek, ha riferito alla STA che le questioni principali ancora rimaste in sospeso saranno discusse al livello politico appropriato nei prossimi giorni. Secondo le sue parole, parte degli accordi finali dovrebbe essere raggiunta durante l'ultima fase della conferenza. Kobilšek ha fatto sapere inoltre che il sultano Ahmed Al Jaber, a capo della conferenza, ha invitato i paesi partecipanti a presentare proposte sull'uso dei combustibili fossili, delle fonti energetiche rinnovabili e dell'efficienza energetica. L'unica cosa giusta, ha detto ancora la negoziatrice slovena, sarebbe far sì che questa conferenza abbia una conclusione che rimarrà nella storia, deve infatti "definire l'inizio della fine dei combustibili fossili".