A seguito della diffusione del coronavirus anche la Slovenia potrebbe chiudere le frontiere, se necessario. Lo ha affermato il premier dimissionario Marjan Šarec a Brnik durante la cerimonia di consegna di un nuovo elicottero per la polizia. Šarec ha precisato che per limitare al massimo il rischio di diffusione dell'epidemia verranno adottate misure appropriate. Esiste un piano ben preciso per affrontare l'epidemia e se il numero di infetti dovesse aumentare, verranno attivate protezione civile, esercito, polizia, personale sanitario, ed entro le 72 ore pure l'Unità sanitaria militare Role 1, un unità di pronto intervento capace di fornire triage, assistenza, soccorso di emergenza e assistenza medica generale.

Il direttore dell'Organizzazione Mondiale per la Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha spiegato che in Cina la diffusione del coronavirus ha raggiunto il proprio picco tra il 23 gennaio ed il 2 febbraio. Da allora ha iniziato a diminuire in maniera consistente. Ghebreyesus ha aggiunto che "i ricercatori non hanno riscontrato cambiamenti significativi nel Dna del virus".

In Italia e' data quasi per scontata la recessione tecnica dopo il -0,3% del quarto trimestre ed un 2020 che va verso la crescita negativa, stimata tra -0,5% e -1%. Questi i primi dati forniti dagli economisti sull'impatto dei contagi da coronavirus in Italia. Se la situazione non avesse una rapida risoluzione, quest'anno la prospettiva di una contrazione dell'1% del Pil appare plausibile.
Intano la Borsa di Milano ha aperto la seduta in pesante calo. Sull'onda della diffusione del coronavirus, l'indice Ftse Mib ha ceduto il 3,5%. Nel corso della seduta è precipitata fino a perdere oltre il 6%. Poi Piazza Affari ha chiuso la pesante seduta a -5,4%. Tutte le piazze europee a picco a -4%.

Anche i comuni costieri, Capodistria, Ancarano, Isola e Pirano, a seguito della comparsa del coronavirus in Italia, hanno convocato per domani una riunione. Nel corso della quale verranno verificate le varie procedure da intraprendere in caso si appuri la presenza del coronavirus nell'Istria slovena, allo scopo di valutarne l'adeguatezza e, se necessario, per integrare e concordare l'adozione di misure di prevenzione nei singoli settori di attività. Su iniziativa dei sindaci si incontreranno i rappresentanti dell’Unità regionale di Capodistria dell'istituto per la salute pubblica, l'ospedale Generale di Isola, i centri sanitari di Capodistria, Isola e Pirano e l'istituzione sanitaria Kopilović, oltre alla protezione civile, il porto di Capodistria e di altri organismi competenti dei quattro comuni istriani.

Il direttore dell'Organizzazione Mondiale per la Sanità, Ghebreyesus, parla di grande preoccupazione per l'improvviso aumento di casi di coronavirus in Italia, Iran e Corea del Sud. Nel suo rapporto precisa che "al momento fuori dalla Cina ci sono 2074 casi in 28 paesi e 23 morti. Non possiamo parlare ancora di pandemia ma solo di epidemia".
Intanto il presidente del Veneto, Zaia, ha dichiarato: "All'esterno dei Pronto Soccorso di vari ospedali, stiamo allestendo delle tende specificamente attrezzate che possono essere estremamente utili per l'emergenza CoVid19". Ed ha aggiunto: "Disponiamo di strutture per un totale di 900 posti, che mettiamo in campo, prevedendo anche il peggio, per fungere da polmone di sfogo in caso di arrivo di molti pazienti".

Sarebbe salito ad almeno 50 vittime il bilancio dell'epidemia di coronavirus in Iran, secondo quanto riferito in una sessione del parlamento iraniano dedicata al tema. Tuttavia, il ministero della Salute iraniano ha confermato finora la morte di 12 persone. L'epicentro dell'epidemia sarebbe la città di Qom, situata nell'Iran centrale e principale centro religioso del paese. Misure eccezionali sono state adottate nella metropolitana di Teheran, utilizzata da circa 3 milioni di persone, dove sono state chiuse le scuole, così anche in altre quattro città per due giorni. Sospese anche le partite di calcio e gli spettacoli nei cinema e in altri luoghi. Iraq, Pakistan e Kuwait, che condividono i confini terrestri e marittimi con l'Iran, hanno adottato disposizioni preventive per limitare la diffusione del virus, mentre i viaggiatori infetti dall'Iran sono già stati scoperti e isolati in Libano e in Canada.

La sesta vittima italiana del coronavirus è un ottantenne di Castiglione d'Adda morto all'ospedale Sacco di Milano, risultato positivo al Coronavirus. Era stato portato all'ospedale di Lodi lo scorso giovedì per un infarto, proprio lo stesso giorno in cui era stato ricoverato il 38enne risultato il primo paziente positivo al virus. L'ottantenne è stato ricoverato in rianimazione e poi appunto risultato positivo al virus, è stato successivamente trasferito al Sacco di Milano, dove è deceduto.

A Nova Gorica il Sindaco Klemen Miklavič, a seguito della comparsa del coronavirus in Italia, ha convocato una riunione con i rappresentanti delle istituzioni sanitarie, scuole, asili, nonché' case da gioco, stazioni di servizio e centri commerciali per intraprendere tutte le misure sanitarie del caso e scongiurare un'eventuale diffusione del virus in Slovenia. Il Sindaco Miklavič ha detto che è in costante contatto con l'omologo di Gorizia Rodolfo Ziberna che lo aggiorna della situazione sul versante italiano. Miklavčič, inoltre, solleciterà il Ministero della Salute affinché' dia la priorità alla regione del Litorale settentrionale.
Anche nelle case da gioco di Nova Gorica i cui fruitori per il 75 per cento provengono dall'Italia, in particolare dal veneto, sono state adottate misure per proteggersi dal contagio. Non è escluso che si possa arrivare anche alla loro chiusura.

La segreteria del Consiglio per la sicurezza nazionale ha fatto il punto sulle attività inerenti all’emergenza coronavirus in Slovenia. Tutti gli uffici e dicasteri interessati dalle misure precauzionali sono chiamati a collaborare con il Ministero della salute che coordina tutte le attività a livello nazionale. Il Comitato ha accolto una delibera in cui si definisce che ogni provvedimento restrittivo adottato sul confine con l'Italia va preso in accordo con gli altri paesi limitrofi. Al momento non risultano persone contagiate dal Coronavirus in Slovenia, rileva il Ministero della Salute, che però non esclude eventuali contagi. La situazione è in costante evoluzione e al momento sotto controllo, fanno sapere.

La Commissione europea ha messo a punto un piano di aiuti da 232 milioni di euro per prevenire e contenere il coronavirus. Parte di questi fondi verrà resa disponibile immediatamente in diversi settori, mentre il resto verrà erogato nei prossimi mesi. "Il nostro nuovo pacchetto di aiuti sosterrà l'Organizzazione mondiale della sanità e indirizzerà i finanziamenti per garantire che i paesi con sistemi sanitari più deboli non vengano lasciati indietro - ha detto Janez Lenarčič, commissario per la gestione delle crisi e coordinatore europeo della risposta alle emergenze - Il nostro obiettivo è contenere l'epidemia a livello globale".
Di questi 232 milioni, la maggior parte saranno destinati all'Oms ed alla ricerca per un vaccino.

Alcuni siti francesi riportano che alla stazione di Lione-Perrache è stato bloccato un pullman della compagnia Flixbus, proveniente da Milano, con passeggeri a bordo. Le forze dell'ordine sarebbero state avvisate da uno dei passeggeri che era preoccupato per la tosse "anormale ed impressionante" del conducente. L'autista del pullman, un italiano, è stato caricato in un'ambulanza e ricoverato in ospedale, per effettuare le analisi per sospetto di coronavirus. Sarebbe stato ricoverato anche un passeggero con sintomi d'influenza, comunque meno marcati del conducente.

Le sedi universitarie in Friuli-Venezia Giulia chiudono anche le aule studio, oltre ad aver sospeso i servizi a sportello ed aver potenziato l'assistenza telefonica. Sospeso anche il servizio mensa, saranno organizzati sistemi di distribuzione alternativi dei pasti per i residenti presso le strutture universitarie. Si vogliono evitare assembramenti, quindi verranno distribuiti cestini a gruppi ristretti.
Riccardo Riccardi, vicegovernatore del Friuli-Venezia Giulia, con delega alla Salute, ha reso noto che dal pomeriggio di oggi, oltre al numero telefonico 112 riservato alle emergenze sarà possibile contattare anche il numero verde 800500300 per chiarimenti e delucidazioni sulle indicazioni comportamentali previste dall'ordinanza ministeriale.

In Slovenia al momento non risultano persone contagiate dal Coronavirus; 4 persone ritornate dal Giappone sono comunque state poste in quarantena domiciliare. L'Istituto di assicurazione sanitaria della Slovenia rende noto che i dipendenti che su ordine di un medico sono stati messi in quarantena, hanno diritto all’indennità di malattia. I costi andranno a carico dell'assicurazione sanitaria nazionale. Nel caso venga proclamata l'epidemia o altri tipi di emergenza, i costi dell'assenza dal lavoro dei dipendenti andranno a carico dello Stato, conclude il comunicato dell'Istituto di assicurazione sanitaria della Slovenia.

Sono 42 gli studenti del Ginnasio di Pola che sono stati messi in quarantena. Il motivo? Sabato hanno partecipato al Carnevale di Venezia, che è stato bloccato domenica da un'ordinanza del governatore del Veneto, Luigi Zaia. In base alle nuove disposizioni dell'Istituto per la salute pubblica, le persone che hanno soggiornato in Lombardia e Veneto, Regioni colpite dal focolaio del coronavirus, devono rimanere a casa in isolamento per almeno due settimane. "L'isolamento significa non soltanto non andare a scuola, ma soprattutto non uscire di casa", ha avvertito Jasna Valić, responsabile del Servizio di epidemiologia dell'Istituto per la salute pubblica della Regione istriana.

E intanto il Comune di Pirano fa sapere che è stato annullato a scopo precauzionale il concerto della Nuova orchestra Busoni con il violinista Salvatore Accardo programmato per mercoledì 26 febbraio al Teatro Tartini in occasione dei 250 anni dalla scomparsa del violinista e compositore piranese. La decisione di sospendere il concerto è stata presa in accordo con gli stessi musicisti protagonisti della serata.
Il Comune si scusa per l'inconveniente.

Scuole e università chiuse almeno fino al primo marzo, vietate manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura ed eventi in luogo pubblico o privato, riuniti i sindaci a Udine per valutare ulteriori misure. Il Friuli-Venezia Giulia ha giù attivato tutte le misure necessarie a prevenire il diffondersi del coronavirus, ed è l'unica Regione che sta adottando misure di massima precauzione, pur non avendo ancora sul proprio territorio nemmeno un caso conclamato. Sospesi i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura, chiuse scuole e università almeno fino al primo marzo, sospeso ogni viaggio di istruzione in Italia e all'estero. Previsto anche l'obbligo da parte di individui che hanno fatto ingresso nel Friuli-Venezia Giulia da zone a rischio, di comunicare con le autorità sanitarie per avviare la quarantena. Ordinata anche la disinfezione giornaliera dei treni regionali e di tutto il trasporto pubblico locale. Già individuate due strutture da attrezzare nel caso fossero necessari spazi per isolare persone che non possano restare in quarantena al proprio domicilio: l'ex caserma della Polizia di Lazzaretto, e il Castello di Tricesimo. A Trieste il Comune ha anche confermato la sospensione della sfilata del Carnevale cittadino di martedì, e di un concorso pubblico. Il piano regionale sarà illustrato ai sindaci della regione oggi a Udine, e l'amministrazione regionale tiene costantemente monitorata la situazione: le misure attivate sono pressoché le stesse rispetto a quelle attivate in regioni come Lombardia o Veneto, dove però sono stati anche isolati interi centri, dove è stata verificata la presenza del coronavirus. Una situazione che ha fatto salire la tensione in regione dove, pur senza la corsa all'accaparramento vista a Milano, sono già esaurite le mascherine protettive in tutte le farmacie, e aumentano le vendite di disinfettanti. L'amministrazione regionale ha invitato mantenere la calma, tenendosi aggiornati seguendo "esclusivamente le fonti informative istituzionali e attivandosi fin da subito con comportamenti adeguati alla situazione, promuovendo azioni di autoprotezione ed evitando inutili allarmismi".

Le autorità di Wuhan hanno deciso di annullare l'allentamento parziale delle regole sulla quarantena annunciato in mattinata perché "diffuso senza il consenso" della leadership locale. Lo comunica la municipalità in una nota. Precedentemente era stato diramato un annuncio che parlava di un allentamento delle misure draconiane varate un mese fa, permettendo ad alcune persone non residenti di lasciare Wuhan, sia pure a certe rigide condizioni (se prive di sintomi sospetti legati al coronavirus, se non hanno mai avuto contatti con pazienti).

In Romania è stata disposta la quarantena obbligatoria per tutte le persone in arrivo dalla Lombardia e dal Veneto o che siano stati nelle due regioni italiane negli ultimi 14 giorni. Lo annuncia il ministero della Sanità di Bucarest. I passeggeri all'aeroporto di Bucarest saranno sottoposti ad un questionario e assistiti da personale medico. L'istituto malattie infettive rumeno comunica che "chi arriva con un volo civile affronterà la quarantena in casa".

È cresciuto il bilancio delle vittime in Iran, che è divenuto con 8 morti il paese con più decessi per coronavirus fuori dalla Cina. I contagiati sono 43. Dopo la scoperta a Herat di 3 contagiati, di ritorno dalla città iraniana di Qom, l'Afghanistan ha chiuso le frontiere con l'Iran. Analogo il provvedimento preso da Turchia, Pakistan e Kuwait, che ha deciso la chiusura dei porti a tutte le navi in arrivo dall'Iran. La Giordania ha vietato l'ingresso a chi proviene da Iran, Corea del Sud e Cina.

Quarta vittima del coronavirus nel Nord Italia (la terza in Lombardia). Si tratta di un uomo di 84 anni che era ricoverato al Giovanni 23.esimo di Bergamo per patologie pregresse. Il numero dei positivi al coronavirus in Lombardia è di 150. E mentre aumenta l'emergenza in Italia, scende in Cina, da dove era partita. Sei province hanno infatti abbassato il livello di emergenza contro l'epidemia del coronavirus, portandolo da 1, il più alto, a 2 o a 3. La mossa segue l'invito rivolto ieri dal presidente Xi Jinping a un "ritorno ordinato" alle attività lavorative e produttive dopo la festività del Capodanno lunare, eccezionalmente prolungata per l'emergenza sanitaria.

Da oggi a domenica primo marzo saranno sospese tutte le attività didattiche, gli esami, le conferenze o i dibattiti delle Università di Trieste e di Udine e delle sedi collegate e della Sissa, la Scuola Internazionale Superiore Studi Avanzati. Saranno chiuse al pubblico anche le biblioteche e le sale studio. La decisione è stata assunta concordemente dalla Regione Friuli Venezia e dalle autorità accademiche regionali.

In Slovenia al momento non risultano persone contagiate dal Coronavirus; lo ha detto il Ministro della Salute, Aleš Šabeder, secondo il quale non ci sono motivi di panico; per l'infettivologa Tatjana Lejko Zupanc, non ci sono però praticamente più dubbi che il virus farà la sua comparsa. Oggi riunione della segreteria del consiglio per la sicurezza nazionale, convocata dal governo, con all'ordine del giorno proprio l'emergenza coronavirus. Per Šabeder bisogna evitare che quanto sta avvenendo diventi un tema politico; si tratta di una situazione seria, che non riguarda soltanto l'Europa, bensì altre parti del mondo. Ricordiamo che sabato il leader dell'SDS, Janez Janša, aveva sollecitato una riunione del consiglio per la sicurezza nazionale, la creazione di una unità di crisi a livello nazionale, includendo tutti i soggetti in grado di contribuire a fronteggiare tale emergenza, un efficace controllo dei punti critici di ingresso in Slovenia, chiedendo inoltre una costante e immediata informazione dell'opinione pubblica sull'evolversi della situazione. In risposta il premier dimissionario Marjan Šarec, ha garantito che le autorità competenti si coordinano quotidianamente e sono pronte ad agire in caso di necessità. Esistono anche piani nell'eventualità di una propagazione del virus: la situazione va presa sul serio, cosi Šarec, ma senza creare panico e politicizzazioni. Intanto Maja Sočan, dell'istituto nazionale per la salute pubblica ha assicurato che i quattro turisti sloveni della Diamond Princess tornati a casa nei giorni scorsi stanno bene; lo stesso vale per i due ancora ricoverati in un ospedale nipponico in quanto contagiati. Il Ministero degli Esteri invita alla cautela i cittadini sloveni che si trovano attualmente in Italia e quanti intendono recarvisi, prestando attenzione e seguendo le indicazioni delle autorità locali sui provvedimenti adottati, informandosi presso le agenzie viaggi e negli alberghi o strutture delle città che intendono raggiungere. Questo è necessario in quanto la situazione è in continua evoluzione e può cambiare da un momento all'altro. Attivate anche le missioni consolari; l'ambasciata a Roma e il consolato generale a Trieste sono in costante contatto con le autorità italiane.

Wuhan, la città cinese epicentro del coronavirus, permette ai non residenti di partire se non hanno sintomi e non hanno avuto contatti con infetti: le nuove disposizioni, diffuse oggi, allentano il blocco totale contro la diffusione dell'epidemia. In aggiunta, le persone non in quarantena che necessitano di trattamenti per malattie speciali, possono anche loro partire in gruppi. Il blocco sui trasporti era in vigore dal 23 gennaio.

(red)

Foto: Pixabay
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