I lavori stagionali sono da sempre una possibilità di guadagno e di fare esperienza per i giovani, ma anche una sostanziale fonte di reddito per milioni di lavoratori, ma le differenze salariali possono essere anche molto rilevanti
Il tabloid britannico “The Sun” ha stilato una classifica delle occupazioni stagionali meglio retribuite, soprattutto fra i ragazzi tra i 16 e i 25 anni.
In cima alla lista ci sono gli istruttori di surf, che possono guadagnare fino a 7.200 euro a stagione, poco più di un assistente al catering, che in tre mesi porta a casa poco più di 7.100 euro. Al terzo posto ci sono le guide turistiche, che vedono aumentare i propri guadagni d’estate e possono incassare fino a 6.700 euro. Seguono l’inserviente in spiaggia, l’istruttore di nuoto, il coordinatore di campi estivi, il parcheggiatore, l’estetista, l’assistente in una gelateria e l’host/hostess di eventi con stipendi che vanno dai settemila ai 5500 euro.
Si tratta di figure molto richieste, ma che fanno parte di un mercato dove purtroppo sono numerosi i casi d’irregolarità e soprattutto di scarsa preparazione, aumentando i rischi d’incidenti sul lavoro.
“La fretta può giocare brutti scherzi – spiega Tommaso Barone HSE advisor e coach specializzato nel tema della sicurezza - e togliere tempo alla formazione e all’educazione al tema della sicurezza sul lavoro”
Nel 2022 ci sono stati quasi 700 mila infortuni sul lavoro e nei primi quattro mesi del 2023, secondo i dati Inail, ce ne sono stati più di 86 mila. “Purtroppo – aggiunge Barone - troppe volte i lavoratori stagionali non sono abbastanza formati in tema di sicurezza, in estate poi, entrano in gioco anche altri fattori”, come “il caldo che rischia di essere la principale causa di infortunio”, ma anche uno stile di vita sano aiuta a mantenere il benessere psico fisico e a migliorare inevitabilmente la sicurezza.

Alessandro Martegani