Foto: TV Slovenia
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Il Consiglio di sicurezza ONU discuterà del ritiro della Russia dall'accordo sull'esportazione del grano ucraino, nonché del monito lanciato da Mosca contro il transito di qualsiasi nave nel Mar Nero da o per l'Ucraina. L'ambasciatrice britannica alle Nazioni Unite ha fatto sapere che l'incontro è stato richiesto anche per parlare dell'escalation di attacchi dell'esercito russo contro Odessa e del tentativo di usare le forniture alimentari globali come arma. I servizi segreti del Ministero della Difesa di Londra hanno al contempo annunciato che Mosca utilizzerà la sua flotta del Mar Nero per il blocco navale dell'Ucraina. La flotta russa ha infatti già cambiato posizione e si sta preparando a bloccare l'Ucraina.
Il commissario Ue per l'Agricoltura ha intanto annunciato che proporrà a Bruxelles di sovvenzionare le spese di trasporto del grano ucraino su ferrovia e su strada. In caso contrario, ha spiegato, il grano russo rappresenterebbe una concorrenza sleale dati i prezzi finali più bassi. Le spese di importazione dall'Ucraina aumenterebbero notevolmente proprio a causa del blocco delle vie marittime.
E in occasione del Food Summit ONU a Roma, Coldiretti ha avvertito che l'interruzione dell'accordo tra Russia e Ucraina per le spedizioni di grano dai porti del Mar Nero mette a rischio una consistente quantità di prodotti agricoli destinati ai paesi poveri dell'Africa e dell'Asia. Questa situazione potrebbe aumentare la fame, le carestie e la crisi economica nei paesi più poveri, con conseguenze politiche e sociali, incluso un potenziale aumento dei flussi migratori verso l'Italia e l'Unione Europea. L'Italia è costretta a importare materie prime agricole a causa dei bassi compensi agli agricoltori, rileva ancora Coldiretti. È quindi essenziale lavorare su accordi di filiera tra imprese agricole e industriali, investendo nella produzione e nell'innovazione tecnologica per far fronte ai cambiamenti climatici.