Foto: EPA
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“Le sofferenze del popolo palestinese non possono giustificare gli spaventosi attacchi di Hamas” ha dichiarato il segretario generale, deplorando le “chiare violazioni del diritto umanitario internazionale” che si stanno consumando nella Striscia. Al Palazzo di Vetro, ha affermato che “nessuna parte in conflitto è al di sopra del diritto internazionale umanitario” per questo ha rinnovato la sua richiesta di un cessato il fuoco immediato, per alleviare sofferenze epiche, per rendere la consegna degli aiuti più facile e sicura e facilitare il rilascio degli ostaggi. Le parole di Guterres non sono passate inosservate agli occhi di Israele, che ha tempestivamente reagito, a partire dall’ambasciatore israeliano. “Un segretario generale dell’Onu che mostra comprensione per la campagna di sterminio di massa di bambini, donne e anziani non è adatto a guidare l’Onu” ha affermato Erdan. Il diplomatico ha quindi chiesto le dimissioni immediate di Guterres, in quanto come ha spiegato, secondo lui “non vi è alcuna giustificazione né senso a parlare con coloro che mostrano comprensione per gli atti più terribili commessi contro i cittadini di Israele, tanto meno da un’organizzazione dichiaratamente terroristica”. Le dichiarazioni di Guterres hanno indignato anche le famiglie degli ostaggi israeliani, che le hanno definite scandalose in quanto secondo loro ha ignorato il fatto che il 7 ottobre “è stato perpetrato un genocidio contro il popolo ebraico, ed ha trovato un modo indiretto per giustificare gli orrori che sono stati commessi contro gli ebrei”. Lo scontro tra le Nazioni Unite e Israele ha coinvolto anche il ministro degli Esteri israeliano che non ha esitato a scagliarsi contro il segretario generale, annullando il loro incontro, e avvertendo che l’Europa sarà la prossima ad essere colpita da Hamas.

B.Ž.