Sono ripresi i voli dall'aeroporto di Hong Kong dopo la giornata che ha visto cancellazioni a causa delle proteste contro le autorità locali e il governo cinese che hanno paralizzato lo scalo. Intanto, l'ultimo governatore britannico di Hong Kong, Chris Patten, ha dichiarato che se la Cina intervenisse nell'ex colonia per sedare le proteste ciò sarebbe una catastrofe. Patten ha evidenziato che dall'inizio del mandato del presidente Xi Jinping vi è stato un crollo della dissidenza e il partito è in totale controllo del paese, quindi sarebbe controproducente avvertire che saranno usati altri metodi se le proteste non si fermeranno. Nel fattempo i manifestanti, dopo una tregua, sono tornati a presidiare l'aeroporto ed hanno causato una nuova sospensione nei voli. Oltre 5 mila manifestanti hanno preso di mira uno dei centri nevralgici della città nella quarta e più dura giornata di protesta, quella di ieri, che ha evidenziato una crisi sempre più tesa. Pechino ha parlato di atti di terrorismo ed è tornata a mostrare i muscoli con un video in cui erano presenti blindati e camion per il trasporto truppe nella vicina città di Shenzhen, al fine di lanciare una minaccia di un possibile intervento nell'ex colonia britannica. La Cina ha anche richiamato all'ordine la compagnia aerea di base a Hong Kong, la Cathay Pacific, che è sprofondata in borsa perdendo quasi il 5 per cento, intimando di punire i dipendenti che abbracciano le ragioni della piazza. Dopo lo scorso fine settimana, che ha visto violentissimi scontri tra polizia e manifestanti, le forze dell'ordine hanno deciso di dispiegare per le strade veicoli pesanti equipaggiati con cannoni ad acqua. La tensione viene alimentata dalle reazioni di indignazione delle organizzazioni per i diritti umani, che hanno spinto i dimostranti a colpire più duramente. Il portavoce dell'ufficio cinese per Hong Kong e Macao ha dichiarato che i manifestanti hanno già commesso crimini molto violenti che sconfinano nel terrorismo, affermazioni che gli analisti hanno definito pura propaganda. Intanto gli Stati Uniti hanno reso noto che stanno monitorando gli sviluppi della scottante situazione, che riguarda sia la Cina che Hong Kong, ed hanno chiesto a tutte le parti in causa di astenersi dalla violenza.

Franco de Stefani

Foto: Reuters
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