Foto: Reuters
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I leader dell'Unione europea hanno promesso di non riconoscere mai l'annessione illegale da parte di Mosca delle regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson. Hanno inoltre accusato il Cremlino di minacciare la sicurezza mondiale minando deliberatamente l'ordine internazionale e violando chiaramente i diritti fondamentali dell'Ucraina all'indipendenza, alla sovranità e all'integrità territoriale.
I leader Ue hanno poi dichiarato nulla la decisione delle autorità russe ed hanno avvertito che non avrebbe potuto avere alcun effetto legale, facendo infine un appello "a tutti i paesi e le organizzazioni internazionali di respingere questa annessione illegale". Si sono pure impegnati a rafforzare le sanzioni contro la Russia e a continuare a fornire sostegno economico, finanziario e militare all'Ucraina.
Anche gli Stati Uniti hanno condannato "il tentativo fraudolento della Russia di annettere il territorio sovrano dell'Ucraina". Lo ha affermato il capo della Casa Bianca, Joe Biden, assicurando che Washington continuerà a sostenere Kiev. È in arrivo, inoltre, una nuova raffica di sanzioni contro Mosca: nel mirino decine di società del settore tecnologico e della difesa, centinaia di deputati, oltre 900 dirigenti e i vertici della banca centrale russa.
Nuove sanzioni alla Russia arrivano anche dalla Gran Bretagna: Mosca perderà l'accesso ai principali servizi occidentali da cui dipende e verrà introdotto il divieto di esportazione per quasi 700 beni cruciali per le capacità industriali e tecnologiche russe.

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha affermato che le recenti azioni della Russia rappresentano la più grave escalation del conflitto da quando Mosca ha invaso l'Ucraina. Secondo le sue parole, "Putin ha mobilitato centinaia di migliaia di truppe in più, impegnate in una irresponsabile minaccia nucleare e ora ha annesso illegalmente più territorio ucraino". Ha inoltre ribadito il "sostegno incrollabile" della Nato all'indipendenza, alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina.
Condanna dell'annessione russa delle regioni ucraine orientali anche da parte del premier sloveno, Robert Golob. Il primo ministro ha definito tale atto in contrasto con i principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale. In un tweet, Golob ha aggiunto che il sostegno forte e unitario della comunità internazionale all'Ucraina è di fondamentale importanza.
Il capo dello Stato ucraino, Volodymyr Zelesnky, ha al contempo chiesto l'adesione accelerata di Kiev alla Nato. "Compiamo il nostro passo decisivo firmando la domanda di adesione accelerata dell'Ucraina all'Alleanza Atlantica", ha spiegato il presidente ucraino. Secondo le sue parole, Kiev "di fatto" è "già nella Nato". "Abbiamo dimostrato la compatibilità con gli standard dell'Alleanza", che "sono reali per l'Ucraina, reali sul campo di battaglia e in tutti gli aspetti della nostra interazione. Ci fidiamo gli uni degli altri, ci aiutiamo a vicenda e ci proteggiamo a vicenda. Questa è l'Alleanza", ha spiegato Zelensky in un video.
Il leader ucraino ha poi detto che Kiev non negozierà con Mosca finché Vladimir Putin sarà presidente.

E. P.