La centrale di Natanz, il fulcro del programma nucleare iraniano, è stata colpita da un atto di "terrorismo nucleare". Così l'Organizzazione iraniana per l'energia atomica, dopo l'incidente che si è verificato presso la sede dell'impianto di arricchimento dell'uranio Chahid-Ahmadi-Rochan, nel centro del Paese.

Il Ministero degli Esteri di Teheran ha accusato Israele per l'attacco all'impianto nucleare, definendolo un "sabotaggio", ed ha annunciato vendetta: "La risposta per Natanz è vendicarsi di Israele", ha affermato un portavoce che ha inoltre accusato indirettamente Israele di aver tentato di interferire nei colloqui sull'accordo nucleare in corso a Vienna. Il portavoce ha ammesso che alcune centrifughe usate per l'arricchimento dell'uranio sono state danneggiate, senza fornire ulteriori dettagli. Nessuna immagine dell'impianto sotterraneo è ancora apparsa sulla TV di Stato. Le dichiarazioni del portavoce del Ministero degli Esteri sono la prima accusa ufficiale dalla parte iraniana contro Israele. Nonostante Israele non abbia rivendicato l'incidente, la maggior parte dei media locali sostiene che sia stato causato da un attacco informatico. I dettagli riguardo l'accaduto rimangono pochi.

"La comunità internazionale e l'Agenzia internazionale per l'energia atomica dovrebbero affrontare questo terrorismo anti-nucleare", ha detto l'Organizzazione iraniana per l'energia atomica.

Secondo quanto riporta LaPresse/Associated Press, nel caso Israele fosse effettivamente responsabile dell'incidente alla centrale nucleare di Natanz, le tensioni tra i due paesi aumenterebbero. Inoltre, il premier, Benjamin Netanyahu, ha promesso di fare tutto il possibile per fermare l'accordo sul nucleare iraniano.
Secondo il sito internet Nournews, citato dall'agenzia di stampa Reuters, le autorità iraniane hanno riferito di aver identificato il responsabile dell'indicente. "La persona è stata identificata... Sono state prese le misure necessarie per arrestare questa persona che ha causato l'interruzione dell'elettricità in uno dei padiglioni del sito di Natanz", scrive il sito, senza fornire ulteriori informazioni sul colpevole.
Intanto proprio sabato scorso le autorità iraniane hanno inaugurato alcune centrifughe di nuova generazione presso il complesso nucleare - 100 mila metri quadri costruiti 8 metri sottoterra - violando l'accordo sul nucleare del 2015.
Già a luglio dell'anno scorso una misteriosa deflagrazione aveva gravemente danneggiato un avanzato impianto di assemblaggio di centrifughe. Le autorità avevano definito l'incidente "un sabotaggio dei terroristi", senza però mai pubblicare il risultato delle indagini. Il quotidiano israeliano Jerusalem Post aveva riportato di un cyberattacco, il danno causato era molto più grave rispetto a quello che l'esecutivo di Teheran aveva reso pubblico. Sempre secondo il quotidiano, l'incidente può essere imputato allo stesso Stato di Israele.

E. P.

Foto: Reuters
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