Foto: Reuters
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Il leader di Hezbollah, come ha annunciato lo stesso movimento sciita libanese, pronuncerà un discorso venerdì prossimo. Sarà la prima volta che parlerà, da quando lo scorso 7 ottobre, gli alleati palestinesi di Hamas hanno sferrato l'attacco contro Israele. È dall’inizio del conflitto che ci sono stati degli scontri diretti tra l’esercito israeliano e le milizie di Hezbollah, al confine di Israele con il Libano. Il gruppo armato islamista libanese ha annunciato di aver abbattuto un drone israeliano, la prima volta da quando sono cominciati i recenti combattimenti con lo Stato ebraico. Intanto le operazioni all’interno della Striscia di Gaza da parte dell’esercito israeliano continuano ad aumentare senza sosta, come ha riportato il portavoce militare, il quale ha aggiunto che durante la notte sono stati uccisi decine di terroristi che si erano barricati in edifici e tunnel, tentando di attaccare i soldati. In uno scontro, ha spiegato, “un velivolo indirizzato dalle truppe di terra ha colpito un luogo di addestramento all’interno di un palazzo al cui interno c’erano 20 terroristi di Hamas”.

Nel frattempo, si è tornati a parlare della questione aiuti. Dopo che il capo della Corte penale internazionale ha avvertito che “impedire l’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia, come previsto dalla convenzione di Ginevra, costituisce un crimine, e la legge non è un extra che si può applicare o no”, la Mezzaluna Rossa egiziana ha reso noto che un convoglio di 60 camion carichi di acqua, cibo e forniture mediche ha attraversato il valico egiziano di Rafah, per raggiungere quello israeliano e procedere all’ispezione prima di entrare nella Striscia di Gaza. Come hanno riferito, si tratta del “più grande convoglio di camion da quando il governo israeliano ha permesso l’accesso degli aiuti umanitari all’enclave palestinese”.

B.Ž.