Foto: Reuters
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Con 13 voti a favore e due contrari, la Corte internazionale di giustizia dell'Aia ha deliberato che "Israele deve cessare immediatamente la sua offensiva militare e tutte le altre azioni nel governatorato di Rafah che potrebbero creare condizioni per i palestinesi a Gaza che porterebbero alla loro parziale o totale distruzione". Lo ha fatto sapere il presidente della Corte internazionale di giustizia. Israele deve inoltre aprire il valico di frontiera di Rafah per l'assistenza umanitaria. La delibera arriva a seguito della richiesta del Sudafrica di ordinare a Tel Aviv di fermare l'offensiva e di ritirarsi dall'enclave. Allo stesso tempo, la Corte ha ribadito la sua decisione di marzo e gennaio, ordinando nuovamente a Israele di fare tutto il possibile per prevenire atti di genocidio a Gaza e di fornire senza indugio aiuti umanitari alla popolazione della Striscia. Secondo la Corte, per preservare le prove, Israele deve prendere provvedimenti per garantire l'accesso senza ostacoli alla Striscia di Gaza agli inquirenti. Un rapporto sulle misure adottate dovrà essere presentato entro un mese. La Corte internazionale di giustizia dell'Aia inoltre sollecita il "rilascio immediato e incondizionato" degli ostaggi israeliani a Gaza.
Il capo del governo israeliano, Benjamin Netanyahu, ha immediatamente convocato una riunione con una serie di ministri, il Sudafrica, l'Autorità nazionale palestinese e Hamas hanno invece accolto con favore la decisione. Per il gruppo di estremisti palestinesi però, la decisione della Corte su Rafah non è abbastanza, Hamas chiede infatti la fine della "guerra in tutta la Striscia". Nessun commento invece per quanto riguarda la richiesta di rilascio degli ostaggi israeliani.