Foto: EPA
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Continuano gli attacchi aerei di Israele su Gaza ed i lanci di missili da parte di Hamas. Per tutta la scorsa notte, circa 160 aerei dell'Esercito israeliano hanno colpito oltre 150 "obiettivi sotterranei" nel nord della Striscia di Gaza; sono stati quindi distrutti molti chilometri della rete dei tunnel sotterranei di Hamas.

Ma contrariamente a quanto annunciato in precedenza, attualmente non ci sono truppe israeliane all'interno della Striscia.
Nel corso della giornata Israele aveva ammassato le truppe al confine con Gaza e richiamato altri riservisti: i piani per un ingresso via terra nella Striscia sembravano quindi pronti.

Lo stesso premier israeliano, Benyamin Netanyahu in un messaggio pubblicato su Twitter ha affermato: "Ho detto che avremmo fatto pagare un prezzo molto alto ad Hamas. Lo facciamo e continueremo a farlo con grande intensità. L'ultima parola non è stata detta e questa operazione proseguirà per tutto il tempo necessario".

Assiste attonita ed impotente la comunità internazionale, che da giorni lancia appelli e chiede tentativi di mediazione.
Per ora l'unica cosa che sembra frenare l'invasione e la grave situazione interna di Israele, con le violenze incessanti tra ebrei e arabi che rappresenta un secondo fronte di scontri.
Intanto anche dall'Italia arrivano reazioni ed appelli sulla difficile situazione mediorientale.

Il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, ha dichiarato: "Chiediamo ad Israele di fermarsi alla legittima difesa e di non andare oltre, l'escalation sarebbe buttare benzina sul fuoco e chiediamo all'Italia di farsi interprete affinché l'Ue sia protagonista e gli Usa facciano la loro parte, portando una voce di pace". "Noi - continua Letta - continuiamo a ritenere la soluzione di due popoli e due stati e una pace legittima per i due stati sia l'unica soluzione".

Davide Fifaco