Foto: Reuters
Foto: Reuters

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha annunciato l'imposizione di un pacchetto di oltre 500 nuove sanzioni nei confronti della Russia, in concomitanza con il secondo anniversario dell'invasione dell'Ucraina. Queste misure sono volte a colpire il presidente russo Vladimir Putin, anche in relazione all'assassinio del leader dell'opposizione Alexei Navalny. In una dichiarazione della Casa Bianca si legge che Putin ha commesso un grave errore nel pensare di poter piegare la volontà di un popolo libero, invadere una nazione sovrana e minare la sicurezza in Europa e oltre. Le sanzioni, connesse alla guerra in Ucraina e alla morte di Navalny, riguarderanno individui legati alla sua detenzione, al settore finanziario russo, all'industria della difesa e agli evasori delle sanzioni in diversi continenti. Biden ha inoltre annunciato restrizioni commerciali che coinvolgono 93 entità in vari paesi, inclusi Russia, Cina, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Kirghizistan, India e Corea del Sud, tutte accusate di contribuire allo sforzo bellico di Mosca. Queste restrizioni includono l'inserimento delle società nella "Lista delle entità" del dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, impedendo loro di fare affari con gli USA. Le azioni statunitensi si aggiungono a quelle dell'Unione Europea, che questa settimana ha imposto sanzioni a quasi 200 entità e individui legati al sostegno a Mosca nella sua acquisizione di armi o al rapimento di bambini ucraini. Inoltre, Biden ha fatto appello alla Camera dei Rappresentanti affinché approvi un pacchetto bipartisan di aiuti per l'Ucraina, Israele e Taiwan, sottolineando l'importanza di sostenere la libertà e rimanere uniti con gli alleati.