Foto: Reuters
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Mihaylo Podolyak ritiene che anche se l'Ucraina decidesse di cedere parte del territorio ai russi, la guerra sarà soltanto messa in pausa. "Dopo un po', con rinnovata intensità, i russi costruiranno le loro armi, rafforzeranno la manodopera e lavoreranno sui loro errori, si modernizzeranno, licenziando molti generali. E cominceranno una nuova offensiva, ancora più sanguinosa e su larga scala", ha detto il consigliere del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Secondo le sue parole, è impossibile pensare ad una tregua senza il ritiro dei soldati russi dal territorio ucraino. Podolyak considera "strane" le richieste dell'Occidente di un cessate il fuoco immediato: "Le forze russe devono lasciare il Paese prima che il processo di pace possa riprendere", ha detto.
Secondo il capo negoziatore russo, Mosca si dice comunque pronta a riprendere i colloqui con Kiev, congelati appunto dalla parte ucraina.
Intanto il presidente polacco, Andrzej Duda, in un discorso al parlamento di Kiev ha affermato che "si sono sentite voci preoccupanti secondo cui l'Ucraina dovrebbe cedere alle richieste di Putin. L'Ucraina deve poter decidere il proprio futuro", ha precisato. Dall'inizio dell'invasione russa, Duda è il primo leader europeo a tenere di persona un discorso al Parlamento ucraino. Il capo dello Stato ucraino, dopo aver accolto l'omologo polacco, ha affermato che le relazioni tra Varsavia e Kiev "finalmente poggiano su basi completamente chiare e sincere, senza alcun litigio o vecchio conflitto".
Al contempo però, le truppe russe stanno concentrando le forze sull'assalto della città di Severodonetsk, che secondo il commissario ucraino per i diritti umani, Lyudmila Denisova, "si sta trasformando in una nuova Mariupol. Gli attacchi vengono costantemente effettuati in molte aree e gli insediamenti vengono bombardati da razzi, dall'artiglieria e dai sistemi di tiro al volo", ha sottolineato.
Dall'acciaieria Azovstal di Mariupol, intanto, il vicecomandante del battaglione Azov smentisce la resa, annunciata dai russi: "Io e il mio comando siamo sul territorio dello stabilimento Azovstal. È in corso un'operazione, i cui dettagli non annuncerò", ha detto.


E. P.