Foto: EPA
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L’obiettivo del governo di Kiev è di ottenere un summit di pace, preferibilmente alle Nazioni Unite, entro il mese di febbraio, in prossimità del periodo in cui è iniziata l’invasione russa nel 2022. Ad annunciarlo è stato il ministro degli Esteri ucraino Kuleba durante un’intervista all’Associated Press.

Le Nazioni Unite potrebbero essere la sede migliore per tenere questo vertice, perché non si tratta di fare un favore a un determinato paese, si tratta di portare tutti a bordo” ha affermato Kuleba. L’Ucraina vorrebbe come mediatore il segretario generale dell’ONU António Guterres, il quale “ha dimostrato di essere un mediatore e un negoziatore efficiente, e soprattutto un uomo di principio e dignità; quindi, saremmo lieti della sua partecipazione attiva” ha sottolineato il ministro.

Durante l’intervista, Kuleba ha dichiarato che l’Ucraina farà tutto il possibile per vincere la guerra nel 2023, consapevole del ruolo che gioca la diplomazia, in quanto “ogni guerra finisce in modo diplomatico”. Il ministro ha anche commentato le parole arrivate da parte delle autorità di Mosca, secondo le quali sarebbero pronte per i negoziati, ma per Kuleba “tutto ciò che fanno sul campo di battaglia dimostra il contrario”. E alla domanda su un eventuale invito della Russia al vertice, il ministro ha risposto che “prima dovrà accettare di essere perseguita per crimini di guerra da un tribunale internazionale”.

Qualche giorno fa è stata preannunciata la richiesta di esclusione della Russia dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, da parte del ministro ucraino. La questione è in discussione negli ambienti diplomatici già da un po’, nonostante non sia stata ancora sollevata da parte dei leader di governo durante conferenze stampa o dichiarazioni pubbliche, ma Kuleba ha sottolineato che “le persone si stanno già ponendo la domanda su cosa dovrebbe diventare la Russia per non rappresentare una minaccia per la pace e la sicurezza”.

B.Ž.