"Eravamo pronti a colpire tre diversi siti quando ho chiesto quante persone sarebbero morte. 150 è stata la risposta di un generale". Lo ha scritto Donald Trump in un tweet, precisando di non avere "fretta" per attaccare l'Iran, però gli States sono "pronti ad agire". Secondo il presidente Usa, l'azione non era proporzionata "all'abbattimento di un drone senza pilota". Comunque, “le sanzioni stanno colpendo" e altre sono state aggiunte ultimamente, ha proseguito il capo della Casa Bianca, sottolineando che "l'Iran non avrà mai un'arma nucleare, non contro gli Usa e non contro il mondo!".
I leader dell'Unione europea, tra cui anche il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, ed il capo dell'Eliseo, Emmanuel Macron, si sono detti preoccupati per la crisi scoppiata in Iran. "Gli ultimi sviluppi" nella regione del Golfo "sottolineano l'urgente necessità di moderazione, di un'apertura di canali di dialogo e di un'immediata de-escalation", ha detto una portavoce della Commissione europea, aggiungendo che Bruxelles "è stata e sarà costantemente impegnata nella situazione", che però potrà essere risolta soltanto tramite "percorsi esclusivamente diplomatici". L'Unione è "pronta a collaborare con i partner per portare avanti questa iniziativa", ha spiegato.
Intanto numerose grandi compagnie aeree di tutto il mondo hanno deciso di modificare le proprie rotte a causa delle tensioni tra Stati Uniti ed Iran. I loro aerei non sorvoleranno più lo stretto di Hormuz ed il Golfo dell'Oman.


E. P.

Foto: Reuters
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