Foto: UPRS/Matjaž Klemenc
Foto: UPRS/Matjaž Klemenc

L'acqua "linfa vitale" dell'umanità è sempre più a rischio nel mondo a causa dell'eccessivo sviluppo e del consumo; attività vampiristiche, le ha definite l'Onu in un rapporto, pubblicato poco prima della Conferenza delle Nazioni Unite sull'acqua a New York, che riunisce circa 6.500 partecipanti. È la seconda conferenza mondiale sul tema, a 45 anni dalla prima nel 1977, che si apre in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua. A guidare la delegazione slovena alla Conferenza è la presidente della Repubblica, Nataša Pirc Musar, accompagnata dal ministro degli Affari esteri ed europei, Tanja Fajon, e dal ministro per l'Ambiente e fonti naturali, Uroš Brežan.

"La Slovenia è uno dei Paesi europei che dispone di maggiori risorse idriche. Siamo tra i pochi Stati al mondo con il diritto all'acqua potabile, sancito dalla Costituzione! L'accesso all'acqua potabile per tutti non dovrebbe essere un lusso irraggiungibile, ma un diritto e un bene pubblico insostituibile. Per questo preserviamo con ancora più impegno la qualità delle nostre fonti naturali" - ha esordito la presidente della Repubblica Nataša Pirc Musar nel suo intervento. La Presidente ha sottolineato l'impegno della Slovenia a sostegno dell'Agenda internazionale che l'ONU sta promuovendo per l'acqua, con particolare accento alla cooperazione idrica transfrontaliera. Pirc Musar ha annunciato la promozione di un'azione decisa volta alla solidarietà globale, e soprattutto l'inclusione dei gruppi più vulnerabili nel processo di creazione delle politiche e nei processi decisionali.

Secondo il rapporto delle Nazioni Unite, circa due miliardi di persone non hanno l'accesso ad acqua potabile sicura mentre 3,6 miliardi a servizi sanitari affidabili. Una condizione che ogni anno causa la morte di 800 milioni di persone. La crisi idrica peggiorerà ulteriormente. Da qui al 2050, rilevano gli esperti, la popolazione urbana che vive in situazioni di stress idrico passerà dai 930 milioni del 2016 a una cifra compresa tra 1,7 e 2,4 miliardi. Crisi idrica che andrà a colpire tutti i paesi, causando migrazioni e conflitti. Tutti gli abitanti del mondo, inoltre, stanno subendo le conseguenze dei cambiamenti climatici. Acqua insufficiente in alcuni luoghi, troppa in altri, dove si moltiplicano le inondazioni, o acqua contaminata.

Per la Slovenia, la sessione plenaria, dove Pirc Musar, ha ribadito l'impegno del Paese alla difesa e la tutela degli ecosistemi d'acqua dolce che forniscono servizi inestimabili all'umanità, la plenaria, rappresenta un'occasione per cercare sostegno alla candidatura della Slovenia a membro non permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite nel biennio 2024-2025. La presidente Pirc Musar avrà diversi incontri bilaterali, numerose anche le attività del ministro degli Esteri, Tanja Fajon.

Corrado Cimador