Foto: Reuters
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Facebook ed Instagram sono stati banditi dalla Russia perché secondo il servizio di sicurezza federale del Paese sono coinvolti in “attività orientate contro la Russia e le sue forze armate”.

Una decisione che arriva nel momento in cui il governo di Putin ha messo in atto un serrato controllo dell'informazione per gestire la narrazione dell'invasione in Ucraina all'interno dei confini russi, dove non si può usare la parola guerra nei media, pena il carcere, e l'invasione viene raccontata come una "operazione militare speciale" per "liberare gli ucraini".

Meta è quindi accusata dalla Corte di essere colpevole di tollerare l'odio contro i russi. La sentenza però non prevede sanzioni per chi semplicemente usa i social.
È stato inoltre bloccato l’accesso al servizio Internet News di Google, limitato sul territorio russo per la presenza di materiali contenenti informazioni inaffidabili, secondo il governo di Putin, sull'andamento dell'operazione militare speciale in Ucraina.

L'autorità russa che regola le comunicazioni ha annunciato che "sulla base della richiesta dell'Ufficio del procuratore generale russo, si è deciso di limitare l'accesso al servizio web delle News di Google sul territorio del paese".

Intanto uno specialista di marketing digitale russo ha rivelato che il 28 marzo sarà lanciata Rossgram, alternativa ad Instragram. La decisione è stata presa dopo che la piattaforma social di Meta ha rimosso il divieto di incitamento all'odio contro i russi e ha consentito inviti alla violenza contro le truppe russe.

Davide Fifaco