Mario Draghi e Naftali Bennett (Foto: Presidenza del Consiglio)
Mario Draghi e Naftali Bennett (Foto: Presidenza del Consiglio)

La necessità di ristabilire la pace in Ucraina, e le possibili soluzioni per le conseguenze del conflitto come la crisi alimentare e i costi energetici, sono stati al centro della missione in Israele e Palestina di Mario Draghi, il primo di una serie d’impegni internazionali che occuperanno il premier italiano fino alla fine del mese.
Draghi ha incontrato primo ministro israeliano Naftali Bennett, ricordando la collaborazione crescente fra i due governi, in particolare nel periodo della pandemia. “Vogliamo che questa collaborazione in campo medico e scientifico prosegua - ha detto Draghi - e si estenda soprattutto nei settori più innovativi, come la robotica, la mobilità sostenibile, l'aerospazio e la tecnologia applicata all'agricoltura”.

 Mario Draghi allo Yad Vashem (Foto: Presidenza del Consiglio)
Mario Draghi allo Yad Vashem (Foto: Presidenza del Consiglio)

Proprio la crisi alimentare innescata dal blocco dei porti sul mar Nero è stata uno dei temi centrali: un problema che, ha detto Draghi parlando della necessità di corridoi sicuri per il trasporto del grano, richiede soluzioni rapide. “Dobbiamo operare con la massima urgenza dei corridoi sicuri per il trasporto del grano. Abbiamo pochissimo tempo, perché tra poche settimane il nuovo raccolto sarà pronto e potrebbe essere impossibile conservarlo”.
Altro tema è quello dell’energia, con Israele diventato da anni esportatore di gas, ma sullo sfondo rimane il contrasto sul ruolo della Turchia nella mediazione con la Russia e sul blocco del gasdotto EastMed, che potrebbe compromettere le forniture di gas all’Italia, se non si troveranno mezzi di trasporto alternativi.
Draghi ha ringraziato il governo israeliano per lo sforzo di mediazione fatto in questi mesi sull’Ucraina: “L'Italia – ha detto - continuerà a sostenere Kiev e il suo desiderio di ingresso nell'Unione europea. Continuiamo a lavorare per negoziati di pace e di cessate il fuoco nei termini che l'Ucraina riterrà opportuno”.
Nel pomeriggio il presidente del Consiglio si è traferito al Palazzo di Ramallah per l’incontro con il primo ministro palestinese, Mohammad Shtayyeh, e la firma di sei intese bilaterali su occupazione giovanile, conservazione del patrimonio culturale, statistica applicata al settore agricolo e salute. Draghi ha ribadito il fermo impegno dell'Italia nel processo di pace tra Palestina e Israele: “Dobbiamo restare uniti - ha aggiunto - nel condannare la violenza e difendere i diritti umani, civili e religiosi".

Alessandro Martegani

Mario Draghi con Mohammad Shtayyeh (Foto: Presidenza del Consiglio)
Mario Draghi con Mohammad Shtayyeh (Foto: Presidenza del Consiglio)