Foto: Reuters
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La militarizzazione dello spazio da parte della Russia sarebbe, secondo fonti di stampa statunitense, una seria minaccia alla sicurezza nazionale, rivelata a sorpresa dal Capo della Commissione Intelligence della Camera dei Rappresentanti statunitense, il repubblicano Mike Turner. Pronta la risposta da Mosca. Secondo le fonti Washington avrebbe riferito al Congresso e agli alleati in Europa nuove informazioni su capacità nucleari russe che potrebbero rappresentare una seria minaccia anche se non urgente, in quanto tali capacità sono ancora in fase di sviluppo e non sono state dispiegate. Le minacce sarebbero rappresentate dai progressi fatti dalla Russia nell'uso militare dei suoi sistemi orbitali e, sempre secondo le fonti statunitensi, l'allarme avrebbe a che fare con la presunta volontà di Mosca di lanciare nello spazio un'arma nucleare contro i satelliti. L'allarme è giunto alla Casa Bianca, dove il Consigliere per la Sicurezza Nazionale Sullivan si è detto sorpreso dalle anticipazioni pubbliche di Turner quando è già previsto un incontro con gli otto leader del Congresso che sono informati delle questioni di intelligence classificate. Secondo alcuni funzionari sotto anonimato le informazioni sarebbero serie, ma precisando che le capacità in questione sono ancora in via di sviluppo, mentre una seconda fonte ha affermato che Mosca starebbe sviluppando un'arma nucleare anti-satellite basata sulla tecnologia spaziale. Turner ha aggiunto inoltre che chiederà al Presidente Biden di declassificare tutte le informazioni in modo che il Congresso, l'amministrazione e gli alleati possano discutere apertamente le azioni necessarie per rispondere a questa minaccia. A stretto giro di posta è giunta la risposta dal Cremlino, che ha categoricamente smentito le voci provenienti da Washington secondo le quali la Russia intenderebbe dispiegare armi nucleari nello spazio, evidenziando che si tratta di un altro stratagemma della Casa Bianca. Il portavoce del Cremlino Peskov ha aggiunto che la Casa Bianca sta tentando, con le buone o le cattive, di spingere il Congresso ad approvare la proposta per i nuovi aiuti a Kiev.

Franco de Stefani