Un'altra notte di proteste contro la morte di George Floyd negli Stati Uniti. Due persone hanno perso la vita a Chicago, oltre 60 gli arresti. Tensioni anche a Washington, nonostante il coprifuoco centinaia di dimostranti hanno continuato a manifestare circondati dalla polizia e colpiti con spray urticanti. Decine di persone sono finite in manette. Proteste e disordini si sono verificati anche a New York, Dallas, Atlanta e Los Angeles. A Buffalo un'auto si è lanciata contro un gruppo di agenti provocando alcuni feriti. Ad Oakland, in California, numerose persone sono state arrestate dopo lo scattare del coprifuoco. A Saint Louis 4 agenti di polizia sono stati colpiti da colpi di arma da fuoco durante le proteste, ma non sono in pericolo di vita.
Intanto a Washington DC un elicottero militare ha dato una dimostrazione di forza scendendo al livello dei tetti delle abitazioni e sollevando polvere, terra, detriti e spezzando rami degli alberi che hanno quasi colpito alcuni manifestanti.
Il capo dello Stato americano, Donald Trump, ha intenzione di mobilitare l'esercito "per fermare i disordini e l’illegalità". Lo ha affermato in un discorso alla nazione, esortando i governatori a "prendere il controllo delle strade". In caso contrario "dispiegherò le forze armate degli Stati Uniti" e "risolverò velocemente il problema per loro", ha detto ancora il presidente. Secondo l'ex vicepresidente, Joe Biden, il capo della Casa Bianca, in questo modo, vuole usare l'esercito contro il popolo americano.
Nel contempo la famiglia di George Floyd ha fatto eseguire un'autopsia indipendente sul corpo del 46enne. Questa rivela che l'uomo è deceduto "per asfissia dovuta a compressione del collo e della schiena". L'esame è in contrasto con l'esito di quello condotto dall'Ufficio legale della Contea di Hennepin, secondo cui Floyd non sarebbe morto per soffocamento. Secondo l'avvocato della famiglia, l'autopsia mostra inoltre che, oltre a Derek Chauvin, anche altri agenti sono direttamente responsabili della morte dell'uomo e dovranno fare i conti con la giustizia.


E. P.

Foto: Reuters
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