Il presidente Macron aveva ipotizzato il 2024 come l’anno che avrebbe visto splendere nuovamente Notre Dame. Ma a neanche due anni di distanza dall’incendio, nonostante i gravi danneggiamenti, tra cui il colasso del tetto e la perdita di alcuni capolavori scultorei e architettonici, la piazza e la cripta apriranno al pubblico a breve. Tutto merito delle maestranze, archeologi e ricercatori che hanno dato tutto se stessi affinchè la cattedrale più famosa al mondo potesse tornare a splendere. La data ufficiale non è stata ancora comunicata anche se si ipotizza che i lavori dovrebbero terminare entro la prima metà di giugno. A contribuire alla sua fama nel mondo lo scrittore Victor Hugo, rendendola protagonista del suo capolavoro tragico e romantico, e poi ancora artisti e pittori, registi, scrittori scegliendola come sfondo di opere d’arte, pellicole, libri, lasciandosi trasportare dal suo incredibile fascino. La sua costruzione iniziò nel 1163 e terminò un secolo dopo. È il principale luogo di culto cattolico della città, cattedrale dell’arcidiocesi di Parigi. Davvero molti nel corso dei secoli gli eventi importanti che legano la cattedrale alla storia francese: sul suo altare si sono svolte l’incoronazione di Napoleone, la beatificazione di Giovanna d’Arco e le esequie delle figure politiche più importanti della storia nazionale, da De Gaulle a Mitterand. Ma ora, finalmente, e con ampio anticipo Notre Dame de Paris – Nostra signora di Parigi, potrebbe riaprire a breve, a tutto vantaggio di quanti – pandemia permettendo-potrebbero ritornare a visitarla. Nel 2017 l'hanno fatto 12 milioni di turisti. (mid)

 Foto: Reuters
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