Foto: EPA
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La Federazione Russa ha attaccato con droni kamikaze anche la centrale termoelettrica di Ladyzhynska, nella regione di Vinnytsia, nell'Ucraina centrale. L'impianto elettrico è stato danneggiato. Per motivi di sicurezza, solo il personale essenziale è presente nella struttura. La stampa ucraina riferisce anche di esplosioni nella regione di Odessa.
E dopo gli attacchi russi di ieri contro diverse città ucraine, Kiev ha deciso di fermare temporaneamente l'esportazione di energia elettrica nell'Unione europea, con l'obiettivo di ristabilizzare il sistema energetico del Paese. Lo ha fatto sapere il ministro per l'Energia, precisando che gli attacchi di ieri contro l'infrastruttura energetica sono stati i più devastanti dall'inizio della guerra.
Il presidente, Volodymyr Zelensky, ha intanto detto che "l'Ucraina non può essere intimidita o fermata, ma solo ancora più unita e più convinta che i terroristi devono essere neutralizzati. Rendiamo il campo di battaglia ancora più doloroso per il nemico. E ripristineremo tutto ciò che è stato distrutto", ha detto ancora Zelensky.
Intanto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, si è impegnato con l'omologo ucraino, "a continuare a fornire a Kiev il supporto necessario per difendersi, compresi sistemi avanzati di difesa aerea". Biden ha sottolineato il suo "continuo impegno con alleati e partner per continuare a imporre costi alla Russia, ritenendola responsabile di crimini di guerra e atrocità".
Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, ha poi annunciato che Washington invierà "nuovi pacchetti di armi a Kiev nei prossimi giorni".
La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha intanto affermato che gli obiettivi che Mosca ha "fissato in Ucraina saranno raggiunti", ma "più gli Stati Uniti incoraggiano l'atteggiamento bellicoso di Kiev, più sarà problematico trovare soluzioni diplomatiche".


E. P.