Foto: EPA
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Sempre più intensi i combattimenti nella città di Kherson, nel sud dell'Ucraina. Lo ha fatto sapere l'esercito di Kiev, precisando che le forze di Mosca hanno lanciato nelle ultime 24 ore altri 33 missili. La BBC riporta che centinaia di persone terrorizzate stanno lasciando la città, che poco più di un mese e mezzo fa era stata ripresa dalle forze ucraine. Secondo la testimonianza di una donna in fuga, inizialmente i russi bombardavano "da 7 a 10 volte al giorno, ora sono 70-80 volte". L'evacuazione è facilitata dal governo di Kiev.
Diverse esplosioni sono state segnalate anche a Kharkiv, nell'Ucraina orientale. Il sindaco ha scritto su Telefram che "la città è sotto tiro", invitando la popolazione a rimanere nei rifugi e ad adottare misure di precauzione. Anche il direttore dell'amministrazione regionale ha parlato di bombardamenti in atto nella zona ed esortato i cittadini a non ignorare l'allerta. Per il momento non sono state segnalate vittime o gravi danni alle infrastrutture.
Nella capitale ucraina oggi nuova allerta aerea; i cittadini sono stati invitati a recarsi nei rifugi o a mettersi al riparo. L'allarme è rientrato poco dopo. Kiev però teme anche attacchi massicci da parte dell'esercito di Mosca per la notte di Capodanno. Il ministro dell'Energia, Herman Halushchenko, ha espresso forte preoccupazione: la situazione energetica in Ucraina rimane "davvero difficile" a causa del rischio persistente di bombardamenti russi; il ministro ha quindi avvertito che durante la notte di Capodanno potrebbe esserci "il massimo danno al sistema energetico".
Intanto, secondo quanto riporta il Guardian, l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha confermato che in Ucraina i civili uccisi dall'inizio dell'invasione russa sono poco meno di 6.900, tra cui più di 400 minorenni. Il numero effettivo delle vittime civili però, sempre secondo l'Onu, in realtà è "considerevolmente più alto, poiché le informazioni da zone, in cui ci sono state intense ostilità, sono ritardate e molti rapporti sono ancora in attesa di conferma".


E. P.