Le dinamiche della strage di civili palestinesi avvenuta nelle prime ore di giovedì, mentre una folla si stava radunando per ricevere cibo da alcuni camion di aiuti umanitari nella città di Gaza, la più grande della Striscia, non sono ancora del tutto chiare.
Molte delle persone ferite sono state colpite da proiettili, esplosi verosimilmente da militari israeliani. Così dichiara il portavoce Onu, Dujarric, dopo la visita di esperti dell'Onu all'ospedale Al-Shifa dove sono ricoverati più di 200 feriti. Gli osservatori hanno visto "un gran numero di feriti da colpi di arma da fuoco", sostiene.
Anche il direttore ad interim dell'ospedale al-Awda di Jabalia, Mohammed Salha, afferma che circa l'80% dei feriti nella strage durante la fila per gli aiuti umanitari a Gaza portati nella sua struttura sanitaria presentavano lesioni d'arma da fuoco.
Hamas afferma che almeno 115 palestinesi sono morti e altri 760 rimasti feriti quando l'esercito israeliano ha aperto il fuoco contro la folla di persone accalcata intorno al convoglio di aiuti umanitari. Israele sostiene che decine di persone "sono state uccise e ferite" o "travolte dai camion".
Venerdì, il giorno successivo alla strage, il presidente statunitense Joe Biden ha annunciato che gli Stati Uniti paracaduteranno aiuti umanitari a Gaza, per cercare di aiutare la popolazione civile palestinese, come stanno già facendo altri paesi, tra cui Giordania e Francia.

Foto: Reuters
Foto: Reuters