Il numero dei decessi per complicazioni dovute al coronavirus nel mondo ha superato quota 1.256.000. Lo riporta l'agenzia di stampa francese AFP. Dall'inizio della pandemia a dicembre dell'anno scorso i contagi a livello globale sono oltre 50 milioni secondo l'ultimo aggiornamento della Johns Hopkins University. Il numero reale delle infezioni da Covid-19 è però molto più elevato, diversi paesi stanno infatti effettuando soltanto pochi test del tampone.
I calcoli effettuati dall'agenzia di stampa Reuters, citati dal Guardian, rivelano che ottobre è stato il mese peggiore della pandemia di coronavirus: i nuovi casi registrati rappresentano infatti un quarto di tutti quelli confermati fino ad ora. E l'Europa è diventata l'epicentro della seconda ondata di contagi con più di 12.600.000 di casi e con una media di circa un milione di contagi ogni tre giorni. Al momento, il ripristino delle misure restrittive non ha ancora portato ad un appiattimento della curva dei contagi. I morti per coronavirus nel Vecchio continente sono circa 305.000, il 24% del totale a livello globale.
Quasi un terzo dei casi in Europa si registra in Francia e nel Regno Unito, che segnalano rispettivamente 40.000 e 50.000 decessi per Covid, la Gran Bretagna inoltre supera quota 1.192.000 casi di contagio, la Francia 1.835.000.
Anche nella vicina Croazia, nei Paesi dei Balcani occidentali, in Ungheria, Bulgaria e Romania si segnala un alto numero di vittime per Covid.
Il secondo grande focolaio è l'America. Il maggior numero dei contagi si registra negli Stati Uniti: quasi 10 milioni e le vittime sono più di' 237.000. Nel sud del continente americano i contagi sono oltre 11,6 milioni e le vittime 411.000. La terza regione più colpita al mondo è l'Asia con 11 milioni di infezioni e 180.000 morti.
In Cina, dove la pandemia ha avuto inizio, la situazione è però ritornata quasi alla normalità: gli ultimi dati non riportano nessun contagio a livello locale, soltanto 28 importati.


E. P.

Foto: Reuters
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