Foto: EPA
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Programmare un incontro fra Vladimir Putin e Joe Biden al momento è "prematuro". A poche ore dall'annuncio del presidente francese Emmanuel Macron, che, dopo una lunga telefonata con Putin, aveva parlato di un impegno di Mosca a partecipare a un nuovo vertice, è arrivata la frenata da parte della Russia: per ora un vertice è prematuro ma, ha precisato il portavoce del Cremlino Peskov, i due capi di Stato possono concordare una chiamata o un incontro in qualsiasi momento lo ritengano necessario e "c'è intesa sulla necessità di continuare il dialogo a livello dei ministri degli Esteri".
Il presidente francese Emmanuel Macron aveva invece affermato che il presidente russo e quello americano avevano "accettato il principio" di incontrarsi in un summit con la partecipazione di "tutte le parti in causa", a patto che, aveva precisato Washington, "la Russia non invada l'Ucraina".
Il Presidente francese aveva avuto anche un colloquio con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che aveva chiesto un "cessate il fuoco immediato" in Ucraina.
L’obiettivo della Francia, rimane è quello di ristabilire il cessate il fuoco nell'Ucraina orientale, e Parigi parteciperà attivamente all’organizzazione del vertice.
Della crisi si parlerà anche in Europa al vertice dei ministri degli esteri. Prima del vertice l'Alto rappresentante per la Politica estera dell'Unione Europea, Josep Borrell, ha annunciato "una riunione straordinaria dei ministri degli Esteri per presentare una proposta di sanzioni" ma, ha aggiunto, "la soluzione diplomatica è la migliore e unica via d'uscita dalla crisi, lavoriamo - ha concluso - e speriamo che quel momento non arrivi".
Della crisi ucraina si occuperà anche il vertice straordinario dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, convocato a Vienna con lo scopo di trovare modi per innescare una de-escalation.
La tensione intanto rimane a livelli molto alti nella regione del Donbass, dove si continua a sparare: nuovi scontri si sono verificati questa mattina e l'autoproclamata repubblica filorussa di Donetsk ha segnalato scambi a fuoco con l'esercito ucraino che avrebbero causato la morte di un miliziano e il ferimento di altri due.
Gli scontri e la situazione di tensione nella regione hanno già provocato l'esodo di oltre 60 mila persone che avrebbero raggiunto la regione russa di Rostov.
Continua anche la prova di forza militare: secondo gli Stati uniti la Russia avrebbe dislocato nuove truppe ed equipaggiamento vicino al confine ucraino, e la tv americana Cbs afferma che i comandanti russi sul campo avrebbero già ricevuto l'ordine di attaccare. Carri armati, mezzi corazzati per il trasporto di truppe, artiglieria e equipaggiamento di supporto dell'esercito russo sono stati schierati a pochi chilometri dal confine con l'Ucraina.

Alessandro Martegani