Il vertice avvenuto a Ginevra, in Svizzera, tra il presidente statunitense Biden e il suo omologo russo Putin ha avuto successo, secondo quanto riferito da una fonte delle delegazioni alla stampa russa. Secondo la fonte le discussioni tra i due statisti sono state intense e hanno riguardato l'intera agenda predisposta. Biden e Putin hanno evidenziato che sperano di stabilire nuove e chiare relazioni anche se rimangono molti contrasti, tra cui il controllo degli armamenti e la guerra agli hacker. Il primo giro di colloqui hanno visto presenti Biden e il segretario Blinken da una parte e Putin e il ministro degli esteri Lavrov dall'altra e sono durati un paio d'ore, e sono ripresi dopo l'arrivo dell'ambasciatore russo negli Stati Uniti Antonov, richiamato nel marzo scorso. Nel corso della conferenza stampa Putin ha evidenziato che sono stati discussi la stabilità nucleare strategica, per la quale entrambi i paesi hanno responsabilità, i conflitti regionali, il commercio ed è stato trovato l'accordo per il ritorno dei rispettivi ambasciatori alle loro sedi entro la fine del mese in corso e per l'inizio di consultazioni sulla sicurezza cibernetica.

Riguardo il settore degli armamenti nucleari Putin ha dichiarato che le due parti inizieranno a breve a discutere possibili cambi e innovazioni al recentemente scaduto trattato START. I colloqui, ha precisato Putin, proseguiranno a livello di ministeri degli esteri, non è stato toccato il tema della possibile affiliazione dell'Ucraina alla NATO. Putin ha aggiunto che non vi e' stata alcuna ostilità nel corso del vertice, che entrambe le parti hanno capito le reciproche posizioni rendendo i colloqui molto costruttivi. Putin ha confermato che Biden ha toccato il discorso dei diritti umani e di essere soddisfatto della spiegazione che il presidente statunitense ha fornito riguardo alla sua definizione di killer al capo di stato russo. E' stata inoltre preparata una dichiarazione congiunta riguardante la stabilita' nucleare strategica in cui si precisa che il dialogo sara' intenso per evitare qualsiasi rischio.

Franco de Stefani

Foto: Reuters
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